Gucci dice per sempre addio alle pellicce e abbraccia il fur free

Negli anni ottanta sfoggiare una pelliccia di visone la domenica era un vero e proprio status symbol. Negli anni novanta poi si è passati ai pellicciotti colorati, ma eco fur. Da allora alcuni stilisti hanno continuato sulla strada del cruelty free, mentre altri non ci sono riusciti, tornando a produrre pellicce vere.

In questi giorni è uscita la notizia che Gucci ha deciso di aderire alla “Fur free Alliance “, un’organizzazione che ha lo scopo di fermare lo sfruttamento e l’uccisione degli animali per utilizzarne la pelliccia nel settore dell’abbigliamento. Unendosi così a marchi come Calvin Klein, Ralph Lauren, Tommy Hilfiger , Armani, Hugo Boss, Stella McCartney .

I prodotti con pelliccia di Gucci saranno rimpiazzati da prodotti con finta pelliccia e nuovi tessuti.

Marco Bizzarri, l’amministratore delegato di Gucci, durante un intervento al London College of fashion ha motivato la decisione spiegando che i clienti più giovani sono sempre più attenti alla sostenibilità ambientale nella moda, e così i creativi e gli stilisti, che altrimenti «non verrebbero a lavorare per Gucci». Poi ha aggiunto: «Pensate che usare le pellicce oggi sia ancora moderno? Io non penso che sia moderno e per questo abbiamo deciso di lasciare perdere. Sono fuori moda!»

Ha anche promesso, che il ricavato dalle vendite di pellicce di quest’anno sarà devoluto ad associazioni per la difesa degli animali come Humane Society International (Hsi) o l’italiana Lav (Lega antivivisezione).

«Essere socialmente responsabili è uno dei valori fondamentali di Gucci e continueremo a cercare di fare di più per l’ambiente e gli animali – ha aggiunto Bizzarri in una nota diffusa dalle associazioni animaliste. Con l’aiuto di HSUS e LAV, Gucci è entusiasta di compiere questo ulteriore passo e spera che possa contribuire a ispirare l’innovazione e diffondere consapevolezza, cambiando l’industria della moda del lusso in meglio».

Kitty Block, di Hsi, si è detta compiaciuta e certa che la decisione di Gucci sia destinato ad avere «un enorme effetto traino» nel mondo della moda.

Francesca Valentina Troiano