Kvyat e Nakagami all’Honda Racing Thanks Day: quando F1 e Moto GP si incontrano

Formula 1 e Moto GP rappresentano la quintessenza del motorsport. Lo show offerto dai principali campionati disputati sulle due e sulle quattro ruote continua ad attrarre milioni di appassionati verso i circuiti di tutto il mondo, nei quali i migliori piloti del lotto si danno battaglia dal semaforo verde fino alla bandiera a scacchi. Sebbene esistano delle marcate differenze tra queste due tipologie di competizioni, come nei regolamenti e nelle dinamiche delle gare, entrambe sono caratterizzate da un comune denominatore: la ricerca del limite attraverso la massima velocità e la miglior aderenza per abbassare il più possibile i tempi sul giro.

Per questi motivi, sono molteplici le volte in cui i piloti di Formula 1 e Moto GP non hanno nascosto il proprio interesse nei confronti dell’altra disciplina. Nell’ultimo Honda Racing Thanks Day, tenutosi al Twin Ring Motegi in Giappone, due interpreti d’eccezione come Daniil Kvyat e Takaaki Nakagami hanno avuto modo di raccontare il proprio punto di vista su questi due universi.

Il driver della Toro Rosso, da poco reduce dal finale di stagione nel Gran Premio di Abu Dhabi, ha rivelato di essere un grande fan della Moto GP. “Mi piace guardarla perché ci sono tante battaglie. In ogni giro succede sempre qualcosa”, ha spiegato il 25enne russo, quest’anno grande protagonista nel Gran Premio di Germania, nel quale ha centrato il primo podio in Formula 1 con una vettura motorizzata Honda. “Noi siamo più veloci, ma quello che fanno i motociclisti in termini di difficoltà ci sembra pazzesco! Ho grande rispetto per loro perché spingono tantissimo, anche quando sono infortunati. È incredibile e deve essere molto difficile”.

[Honda Motor Europe Ltd. Italia]

Anche Nakagami si è detto impressionato da ciò che avviene in Formula 1. “La seguo sempre, è molto interessante”, ha spiegato il pilota del Team LCR, attualmente impegnato nella fase di recupero dopo aver subito un intervento chirurgico per un infortunio alla spalla. “Guardo gli onboard camera e quello che non capisco assolutamente è come si riesca a frenare così tardi. Nessuno può farlo su una moto! Quattro ruote e due ruote sono completamente diverse a causa della forza g e del downforce”.

In termini tecnici, infatti, è proprio il carico aerodinamico a fare la differenza, rendendo le Formula 1 più veloci delle Moto GP di circa il 30% per giro. La progettazione delle vetture di F1 è orientata per ottenere il massimo grip meccanico in curva, nel rispetto del regolamento e delle normative sull’aumento dell’aderenza. Questi accorgimenti fanno in modo che i piloti possano frenare in ritardo e affrontare le curve a velocità più alte, riuscendo a sopportare anche forze superiori a 5 g; una diversità sostanziale con la Moto GP, in cui normalmente non si superano 1.7 g.

Per le velocità di punta, invece, a causa del basso impatto del carico aerodinamico le moto risultano leggermente più veloci delle monoposto. Nel Circuit of the Americas di Austin, uno dei tracciati condivisi tra i due campionati insieme a Barcellona, Silverstone e Red Bull Ring, le Moto GP si sono rivelate più veloci di circa 15 km/h in rettilineo.

“Ma non si tratta solo di velocità o di tempo sul giro”, ha aggiunto Kvyat. “Ciò che importa è quello che riesci ad estrarre dal mezzo che ti viene dato. Abbiamo due ruote in più e quindi maggiore carico, ma in Moto GP è molto più facile sorpassare mentre in F1 perdiamo la deportanza quando ci avviciniamo a un’altra macchina, quindi è davvero difficile riuscire nella manovra”.
“Noi dobbiamo gestire tantissima potenza” ha spiegato Nakagami. “La ragione per cui utilizziamo le ali è per cercare di mantenere la gomma anteriore a terra, evitando di impennare”.

Nell’Honda Racing Thanks Day, Kvyat e Nakagami hanno avuto la possibilità di godersi il supporto degli appassionati e di apprezzare ancora una volta lo strapotere della Honda, colosso motoristico impegnato anche in altre competizioni internazionali come IndyCar, Superbike, il World Touring Car Cup e il Campionato mondiale MXGP.

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“Il sostegno che ho provato qui e anche a Suzuka è stato incredibile. Vorrei ringraziare i fan giapponesi per la passione che portano al nostro sport”, ha dichiarato il russo nella sua prima visita ufficiale all’evento.

“Questo momento speciale per i fan è davvero bello, perché durante i fine settimana di gara è veramente difficile parlare direttamente con loro a causa dello stress e perché siamo davvero concentrati sulle corse”, ha commentato Nakagami. “Qui si possono vedere i nostri volti più rilassati ed è piacevole stare con tutti i ragazzi delle quattro e delle due ruote”.

Giuseppe Forte