Intervista Nicali: “Il nuovo singolo è impertinente, esplosivo, maleducato”

Nicali, all’anagrafe Nicola, è un giovane cantautore romano classe 1994. Dopo aver fatto la gavetta esibendosi presso numerosi locali della capitale tra il 2013 e il 2016, si trasferisce a Londra nel 2017 dove consegue un Master in Commercial Songwriting & Production presso la prestigiosa Tileyard. Inizia così ad esibirsi in alcuni tra i più famosi club della capitale inglese insieme a musicisti e cantanti affermati nell’industria musicale inglese e americana. Nel marzo 2020, a seguito della pandemia, i club sono chiusi e Nicali sceglie di tornare a Roma dove inizia un lungo percorso alla ricerca di se stesso. Da quel momento in poi si dedicherà alla sua carriera da cantautore cimentandosi nella scrittura dei suoi pezzi. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui per scoprire la sua arte e i suoi imminenti progetti musicali; non perdetevi l’intervista.

Ciao, piacere di conoscerti! Come ti presenteresti a chi non ti conosce?

Ciao, il piacere è mio! Sono Nicola, in arte Nicali. Sono un autore di canzoni e un performer. Amo la musica, il palco è la mia casa e lo è sempre stata. Non saprei cosa altro aggiungere, è sempre difficile descriversi! Solitamente lascio che siano le azioni a dipingere il quadro della persona che sono, più che le parole.

Come ti sei avvicinato al mondo della musica?

Cantare è sempre stato un qualcosa di estremamente naturale per me, sin dalla tenera età. È una vera e propria esigenza, fisica e spirituale al tempo stesso. A casa ho sempre respirato molta musica. Mia madre era una pianista professionista e sono cresciuto circondato dagli sparititi e dal ticchettio del metronomo.

Il tuo nuovo singolo si intitola “Orbite”, come nasce questo pezzo?

Orbite” nasce dall’esigenza di dare una forma personale alla mia passione per la musica dance. Ho sempre amato cantare e ballare al tempo stesso, e fino a qualche anno fa vivevo e lavoravo a Londra come topliner per diversi editori nell’ambito della dance music (Tileyard Music Publishing, Soave Records, HotVibes). Ho avuto il privilegio di collaborare con alcuni tra i DJ più affermati nel panorama dance internazionale, come Tom Ferry, WHOCARES ed EMDI. Mi stuzzicava l’idea di comporre un brano EDM in lingua italiana, trasferire tutte le lezioni apprese all’estero in un prodotto 100% Made in Italy. Per questo mi sono avvalso del contributo di Mark Meccoli, musicista e produttore romano. Grazie a Mark sono riuscito a pensare fuori dagli schemi, fuori “dall’orbita”, direi, nel tentativo di costruire un sound che fosse soltanto mio e che potesse rappresentare a pieno la mia estetica e la mia visione artistica.

Come descriveresti questa canzone utilizzando solo tre aggettivi?

Impertinente, esplosiva, maleducata.

Ora che è iniziato l’anno nuovo, cosa dobbiamo aspettarci da te in questo 2024 musicalmente parlando?

Il 26 gennaio uscirà il mio primo EP, di cui non ho svelato ancora il titolo. Il 28 gennaio, invece, ci sarà il release party del progetto al Wishlist di Roma, dove avrò l’occasione di suonare dal vivo tutte le mie canzoni finora pubblicate.

Chi sono i tuoi artisti di riferimento nel panorama musicale odierno?

I miei principali artisti di riferimento, al momento, sono Sampha, Rosalia e MEDUZA. Riescono tutti e tre a rappresentare perfettamente i tre stati d’animo che ultimamente mi trovo a vivere più spesso: malinconia, eccitazione, estasi.

Eleonora Corso