Intervista Federica Carta e Shade: inizia l’estate con “Per sempre mai”

Per sempre mai “è il nuovo singolo di Federica Carta e Shade, un brano che ci farà ballare tutta l’estate. Una storia d’amore finita, una discoteca a far da sfondo alla rottura e i due artisti cantando che dialogano tra di loro. La melodia e il testo entrano in testa facilmente, ma non avevamo dubbi essendo Shade uno dei più grandi hit maker estive. Abbiamo incontrato i due per scoprire qualcosa di più su questo singolo, in attesa di poterlo ballare in una sera d’estate in discoteca. Il singolo sarà inoltre contenuto all’interno del nuovo album di Shade intitolato “Diversamente triste” ed in uscita il prossimo 7 luglio. Non perdetevi questa intervista per scoprire maggior dettagli su questo tormentone estivo.

Come vi siete conosciuti?

Federica: Ci siamo incrociati senza saperlo in realtà. Io lo conoscevo già perché avevo ascoltato “Bene ma non benissimo”, ero appena uscita da Amici, eravamo al..

Shade: Wind Summer Festival, a Roma, in Piazza Del Popolo, è molto romantica questa storia; io non l’ho vista, ma l’ho sentita, lei stava cantando e ho pensato “Wow che voce, chi è che canta?”. Non avevo guardato Amici quell’anno e quindi non l’avevo mai sentita, allora sono andato dietro le quinte e ho visto che sul palco c’era una bambina che cantava. Mi ricordo che andai a letto con il pensiero che se mai avessi fatto un pezzo con un featuring femminile, avrei voluto coinvolgere lei, perché è proprio brava. Mi era parsa vedendola una persona molto alla mano e umile. Da lì è nato tutto perché due mesi dopo ho scritto “Irraggiungibile” e ho pensato subito a lei.

E tu Federica hai accettato subito?

Federica: Sì, anche perché ho sentito subito il potenziale del pezzo e lui come artista mi piaceva molto. Poi anche a me lui sembrava una persona buona, quindi è sempre giusto accettare collaborazioni quando credi di poter creare un’affinità.

Shade: Anche perché non capita spesso e quelle volte che capita te ne accorgi subito.

Come funzionano le dinamiche compositive dei vostri brani e in particolare come nasce “Per sempre mai”?

Federica: Per quanto riguarda le altre due collaborazioni che abbiamo fatto, si è sempre occupato lui di scrittura e melodia, con altri autori e con Jaro, il produttore dei pezzi. Nel caso di “Per sempre mai”, io ero presente, non ho partecipato alla scrittura perché comunque ero in una stanza con dei mostri della scrittura, però ero lì a dire “Questo ci sta per la mia parte, questo un po’ meno

Shade: Sì perché è un brano in cui le nostre parti dialogano tra di loro, è un brano in cui comunichiamo.

Il videoclip del brano è ovviamente girato in una discoteca, vi chiedo, vi ricordate la prima volta che siete andati a ballare nella vostra vita?

Federica: Sì in realtà, però non è stata una di quelle serate in discoteca che dici “Devasto, mi diverto un sacco”. Ero a Gallipoli, penso avessi una data lì vicino, e mi hanno offerto di andare nel privé.

Shade: Che anno era?

Federica: Penso il 2018

Shade: No, okei, perché la mia prima volta in discoteca è stata nel 2004, avrò avuto sedici anni. Mi ricordo che c’era un po’ una spaccatura etnica. All’epoca non c’erano le discoteche hip hop, diciamo che c’era questa spaccatura etnica e io e altri quattro miei amici eravamo gli unici italiani ad andare a ballare. Non conoscevamo nessuno all’inizio, poi abbiamo conosciuto il dj che ci ha messo una base per fare un po’ di freestyle. La prima volta però è stato un trauma, non sapevamo con chi parlare, eravamo nel nostro angolino, gli altri facevano breakdance.

E voi vi siete mai innamorati in discoteca?

Federica: No, mi è capitato di vedere dei ragazzi e pensare “Che bel ragazzo”, però da lì a dire innamorata no. Non sono tipo che approccia in discoteca, non ti devi avvicinare, sto nel mio, addirittura con la schiena appoggiata al muro. Non che me la tiri, però non vado lì per rimorchiare.

Shade: No esatto, anche perché a me piace molto parlare con le ragazze, conoscerci. Sono un po’ sapiosessuale in questo senso, non riesco a vedere una ragazza e dire “Voglio passare la serata con te” se prima non c’è un minimo di chiacchiera. Magari c’è la componente carnale, può esserci il bacio, ma innamorarsi lì è molto difficile.

Federica: Mi è capitato sicuramente di andare in discoteca dopo essermi lasciata, che alla fine è il senso del nostro pezzo; quindi, mi rivedo molto in quella disperazione e pianto da discoteca.

Questo pezzo ha effettivamente tutti gli ingredienti per diventare un tormentone estivo, tipologia di brani che tu Shade sei solito realizzare. Ti chiedo dunque quali sono secondo te gli ingredienti imprescindibili per creare una hit nuova, fresca e che funzioni?

Shade: Allora c’è una formula che sono i quattro accordi che vengono chiamati tecnicamente Sensitive Female Chord Progression, il classico giretto Mi minore-Do-Sol-Re. Questo giro negli anni ha aiutato parecchio ed è quello che ho usato io ma anche Fred De Palma, Baby K, Boomdabash e un po’ tutti gli artisti che in estate vanno molto bene.

Quindi secondo te è più la melodia che il testo che funziona?

Shade: Quello secondo me gioca una parte importantissima, da un po’ di anni la tendenza però si è un po’ spostata a fare cose anche un po’ più originali, perché chiaramente anche il pubblico si è abituato a questo tipo di suono e vuole qualcosa di diverso, giustamente. Noi proprio quest’anno abbiamo fatto qualcosa di molto diverso, è un pezzo che ha delle sonorità pop-house che con l’estate c’entrano e non c’entrano, poteva uscire in qualsiasi parte dell’anno. Poi il segreto vero e proprio chiaramente è quando hai una grande esposizione radiofonica, diventi un tormentone. Capita che con alcune canzoni personalmente io ho paura di sentirle anche mentre apro il frigorifero. Invece mi sento di dire anche che spesso delle canzoni sono diventate dei tormentoni in senso buono perché le condivideva la gente sui propri social, nelle stories come colonna sonora dell’estate. Il fatto di essere scelto e non imposto, è sempre stato per me un grande punto di forza.

Cosa augurate a questo brano?

Federica: Sicuramente quando si lavora tanto ad un brano, l’idea di poterlo fare ascoltare a più persone possibili è bella. Ci auguriamo che riceva il successo che merita.

Shade: Per me il termometro del successo è quando lo vedi cantare alle persone, se lo cantano, vuol dire che gli è arrivato. Sarebbe bello vedere una discoteca piena di gente che canta e si diverte sulle note di questo brano.

 

Infine, vi chiedo, vi piacerebbe tornare a Sanremo? Anche da singoli magari

Federica: Da singoli l’idea c’è, ci siamo goduti appieno il momento in cui siamo stati insieme, e l’idea di andarci da soli mette ansia ad entrambi perché comunque ci supportavamo a vicenda, però per quanto sia stata un’opportunità enorme, è stato abbastanza stressante. Ma in generale mi piacerebbe molto tornare.

Shade: Io credo che Sanremo lo devi fare quando hai una situazione che ti permette di farlo, una canzone forte e inattaccabile sotto tutti i punti di vista, anche perché Sanremo è così: o vai e te lo mangi con il tuo pezzo, o lui si mangia te, la tua canzone e tutti i dischi dopo. Purtroppo, lo abbiamo visto succedere tante volte. La nostra fortuna è stata che in classifica siamo arrivati bassissimi, però poi fuori da lì il brano ha avuto una vita che ha ancora adesso, continua ad essere il pezzo più cantato ai miei concerti. È il brano che è rimasto più iconicamente e questa è la vittoria più grande che ci portiamo a casa del Festival. se dobbiamo tornare, è il caso di tornarci con le giuste armi.

Eleonora Corso