Intervista Alice Popolo: il singolo “Shine” tra voglia di rivalsa e incertezza

Alice Popolo è una giovane artista originaria di Salerno che ha recentemente pubblicato il suo nuovo singolo “Shine”. Ancorata alle sue origini partenopee, ma allo stesso tempo affascinata da svariate influenze musicali americane ed inglesi, cerca di raccontarsi, strato per strato, nelle sue canzoni, passando da temi molto intimi, romantici e delicati a temi sociali, politici e culturali. Nel 2021 la firma con MINE music label e la pubblicazione del primo singolo “Liev Man”. “Shine” è il nuovo tassello del suo percorso artistico, un brano in cui si rincorrono voglia di rivalsa e incertezza. Noi abbiamo avuto l’occasione di intervistarla per comprendere meglio la sua storia e per parlare di “Shine”; non perdetevi questa chiacchierata.

Ciao Alice, piacere di conoscerti! L’8 dicembre è uscito il tuo nuovo singolo “Shine”, come stai vivendo questi giorni?

Piacere mio! Shine è uscito da pochissimi giorni, e sono veramente felice!

Sei letteralmente cresciuta circondata dalla musica, tuo papà è un sassofonista jazz, tuo zio è diplomato al conservatorio in pianoforte classico, tua zia è una cantante lirica. Qual è il ricordo musicale della tua infanzia a cui sei più legata?

Sì, da quando sono nata, grazie a mia mamma e mio padre, mi sono nutrita di musica di tutti i generi. Con mio padre ascoltavo la musica funk, soul, jazz e con mia mamma Pino Daniele, Mina, Giorgia, Gino Paoli, Ornella Vanoni, i più grandi e, che te lo dico a fare… è nato tutto ciò. I ricordi musicali sono tantissimi..

Nel tuo nuovo singolo mi ha colpito molto la scelta di cantare in italiano, dialetto e inglese. Come mai questa commistione? Che rapporto hai con le tue origini partenopee?

Il rapporto con la mia terra è viscerale perché è di totale rispetto e mi ha condizionato, continuerà a condizionarmi per tutta la vita perché le mie radici sono ancorate a quella cultura. Il mix di lingue è dovuto alla mia personalità musicale, è la mia massima espressione l’ utilizzarle insieme.

Come nasce l’idea di girare il videoclip in un ex ospedale psichiatrico?

L’idea di girare il video in un ex ospedale psichiatrico è stata della produzione ed è legata unicamente alle esigenze della realizzazione del videoclip perché non si poteva negare un’occasione del genere ad un luogo così magico che, infatti, ha saputo rendere ancora più onirico il risultato finale.

Hai qualche aneddoto legato alle riprese da raccontare?

Non c’è nessun aneddoto in particolare, se non tutti gli ostacoli che si incontrano quando devi fare una così importante e tutto si conclude sdrammatizzando.

Qual è il tuo sogno musicalmente parlando?

Vivere della musica, fare della mia passione il mio unico lavoro. Grazie alla Mine Music Label, questo sogno sta diventando realtà.. Devo a loro tutto.

Eleonora Corso