Intervista a Loredana D’Anghera: “La musica è l’amore di tutta una vita”

Nessuno come una vocal coach sa qual è lo stato di salute della musica italiana, quanto sia importante la musica e quali sono gli esercizi basilari per utilizzare al meglio la voce. Per tale motivo, noi di Social Up abbiamo intervistato con immenso piacere Loredana D’Anghera, vocal coach e dal 2001 Direttore Artistico del Premio Lunezia Nuove Proposte. La D’Anghera vanta nel suo curriculum una serie di importanti traguardi e di significative collaborazioni come quella con i New Trolls e Mauro Ermanno Giovanardi (ex leader del gruppo La Crus) o la partecipazione come unica interprete cantante nel Recital musicale “Spensieratamente ricordando “con Paola Gassman e Ugo Pagliai. Ha anche realizzato gli album “Dolcemente” (sigla del Premio Lunezia) e “My Movies Emotion” con brani tratti da musiche per film rielaborate. E ancora le Compilation del Premio Lunezia 2005 e 2007 e nel 2015 ” Fiori di loto”, un cd di brani inediti scritti da autori stimati del panorama musicale italiano quali Mario Lavezzi e Alberto Fortis (con i quali duetta), Max Manfredi, Bungaro e molti altri. Da ultimo, in data 25 agosto 2017, Loredana D’Anghera ha ricevuto il Premio Città di Aulla “per l’impegno profuso negli studi di vocologia, l’etereogeneo percorso musicale e i risultati ottenuti come talent-scout”.

Ma scopriamo insieme cosa ci ha raccontato…

Il suo curriculum è costellato di grandi successi. Possiamo dire che per lei la musica è l’amore di tutta una vita?

È una domanda che per quanto mi riguarda prevede un’unica risposta, assolutamente sì!

Da vocal coach ci consiglierebbe qualche esercizio basilare per utilizzare al meglio la nostra voce?

Comincerei con qualche regola di igiene vocale: non parlare velocemente perché non si prendono i fiati giusti e si rischia affaticamento vocale, evitare inoltre di urlare e di parlare troppo, se per lavoro dobbiamo utilizzare a lungo la voce allora meglio cominciare a pensare a qualche esercizio utile per l’appoggio diaframmatico.

È Direttore Artistico del Premio Lunezia Nuove Proposte dal 2001. Quali sono le tre caratteristiche che un cantante deve avere per essere definito tale?

Credo che non ci possano essere solo, pur idealmente, tre elementi di forza per consacrare un cantante. C’è qualcosa di unico che, fortunatamente, non ha ricette e sistemi ereditabili. Questo è il fascino di questa disciplina, l’unico nostro dovere pratico è lo studio del passato musicale e del canto.

Non posso fare a meno di farle una domanda sui talent. Cosa pensa di questi format e soprattutto degli artisti che sforna?

I talent sono una possibilità, non condivido il disfattismo esagerato intorno ad essi. I talent nascono per scoprire e lanciare soprattutto interpreti e in qualche caso ci sono riusciti. Diverso è per il mondo autorale, settore a cui Lunezia si dedica di più, a cui sono più legata, un mondo non vicino ai talent, malgrado qualche tentativo fatto. Al mondo autorale giovanile consiglio di non entrare nei talent, ma di cominciare con buoni Festival di piazza.

Tra le tante esperienze della sua carriera, a quale è più legata, a quale deve tutto e qual è l’esperienza che vorrebbe fare?

Non ho esperienze singole determinanti, sono legata alla filiera di circostanze artistiche eterogenee che mi sono capitate, nate dalla mia voglia di ricerca e dalla fortuna di incontri speciali, sia sul palcoscenico che fuori, che hanno spaziato dal Pop, al Jazz, alla Classica. Sto lavorando ad un progetto per una tournee all’estero, è quello che ancora vorrei fare.

Secondo lei qual è lo stato di salute della musica italiana oggi? C’è un cantante o una band che stima particolarmente?

Sono convinta che nella musica e nell’arte-canzone ci siano più propositori di un tempo, molti di più e nella grande offerta ci possano essere opere interessanti che non saranno mai conosciute, e questo è ingiusto per me, devo però anche sottolineare che il livello di spessore cantautorale è calato non poco rispetto ad un tempo, se ci guardiamo indietro scorgiamo una vastità di cantautori che oggi non sono stati ancora sostituiti dalle nuove leve e questo ci deve far riflettere… Non saprei scegliere solo un artista o una band, tra gli artisti di maggior carisma vocale direi Charles Aznavour e Frank Sinatra, Enzo Iannacci per la genialità espressiva.

Cosa c’è nell’agenda di Loredana D’Anghera per i prossimi mesi?

La pubblicazione del mio libro di tecnica vocale su cui ho lavorato per molti mesi, un manuale che spero sia utile ai miei allievi del Conservatorio e per tutti gli appassionati.

Sandy Sciuto