Intervista a Diodato: “La mia musica segue ciò che succede nella mia vita”

Il grande pubblico l’ha conosciuto con “Babilonia”, brano presentato al Festival di Sanremo e, oggi, Antonio Diodato, in arte solo Diodato, è un cantautore apprezzato dai colleghi e una delle belle realtà della musica italiana.

Il suo nuovo album si intitola “Cosa siamo diventati” ed è intriso della sua inconfondibile voce e del suo modo di raccontare quotidianità, momenti e necessità. I due singoli estratti dall’album sono “Mi si scioglie la bocca” e “Di questa felicità”. Di quest’ultimo brano Diodato ha realizzato una red ed una blue version, regalando due interpretazioni senza eguali per intensità. Il disco ha altre perle musicali quali l’omonima “Cosa siamo diventati”, Paralisi” e “Guai” che si spera diventino presto nuovi singoli. Noi di Social Up!, intanto, l’abbiamo intervistato. Diodato ci ha raccontato del suo rapporto con la musica, del ritorno al MEI dopo dieci anni, di Levante, del prossimo live e anche di un desiderio in cui centrano Ringo Starr e Beyoncè.

1) Partiamo dalla tua passione per la musica: è lei che ha scelto te oppure tu hai scelto lei?

L’ho scelta io. Ho iniziato a suonare con dei miei amici per gioco, per divertirmi, per fare qualcosa di speciale. Ero adolescente. Da bambino avevo avuto diversi input, avevo persino iniziato a suonare il violino, ma poi l’approccio è cambiato. Pian piano è diventata un mezzo per dire qualcosa.

2) Nel 2014 hai partecipato al Festival di Sanremo con la canzone “Babilonia”. Ci racconteresti qualche “dietro le quinte” dell’Ariston?

Nel camerino, qualche minuto prima di salire sul palco, cantavamo tutti insieme “Across the universe” dei Beatles per scaricare la tensione. Ci sono dei video online, sul mio canale YouTube, che raccontano il dietro le quinte di quei giorni.

3) A proposito del Festival: ti rivedremo mai sul palco dell’Ariston?

Ti direi non credo, ma la vita è piena di sorprese.

4) Dopo 10 anni sei ritornato sul palco del MEI, proprio lì dove hai presentato il tuo primo EP. Come hai vissuto il ritorno e quali sono stati i ricordi che ti sono venuti in mente calcando nuovamente quel palcoscenico?

Ho pensato a tutte le cose che ho fatto e ho pensato che ci ho messo tanto, troppo tempo per farle.

5) Tante collaborazioni artistiche nella tua carriera come quella con Boosta e Daniele Silvestri. Ma Diodato sarebbe l’uomo più felice sulla faccia della terra se domani per un featuring lo chiamasse…?

Sono indeciso tra Ringo Starr e Beyoncé.

6) Lo scorso agosto hai partecipato al “Every child is my child – Live for Syria”, un concerto benefico volto a finanziare progetti a sostegno dell’infanzia nelle aree siriane colpite dalla guerra. Può la musica contribuire a sconfiggere l’odio e far nascere l’amore?

Può fare cose concrete, come ad esempio raccogliere fondi destinati alla costruzione di una scuola, di un ospedale etc. Può far nascere interesse nell’opinione pubblica, denunciare, riaccendere la luce mediatica su ciò che accade nel nostro mondo. Può essere spinta al cambiamento, provare in qualche modo a mettere alle strette chi davvero prende decisioni importanti.

7) Hai presentato due singoli, “Mi si scoglie la bocca” e “Di questa felicità”, entrambi tratti dal tuo ultimo progetto discografico “Cosa siamo diventati”. In tema di cambiamenti, com’è diventato Diodato?

Sto cambiando, ma credo sia normale. Più che altro la mia musica segue ciò che succede nella mia vita, le mie esigenze nella vita di tutti i giorni. Sento ora d’aver bisogno di un po’ di leggerezza.

8)Parlaci un po’ di questi due singoli: qual è la storia che vogliono raccontare?

Una sera ho letto un messaggio di una persona che aveva ascoltato una mia canzone e ne dava un’interpretazione tutta sua, molto personale e bellissima. Talvolta partiamo da cose reali, tangibili, forse anche banali o comunque molto comuni e il modo di raccontarle accende qualcosa in chi ascolta o comunque lo riconnette con un proprio vissuto. Per questo motivo non dirò di cosa parlano le mie canzoni. Le ho scritte io, ma ora sono di chiunque vorrà ascoltarle e farle proprie.

9) Attraverso i Social, abbiamo avuto modo di conoscere il tuo rapporto d’amicizia con Levante. In cosa, musicalmente parlando, ti senti vicino a lei? È in programma una collaborazione?

È una delle migliori cantautrici in circolazione, secondo me. Credo ci sia un approccio musicale molto simile. Al momento non c’è nessuna collaborazione in programma.

10) Per quanti volessero sentirti dal vivo, dove potranno raggiungerti nei prossimi mesi?

Per ora posso invitarvi al Teatro Bibiena di Sant’Agata Bolognese, il 13 dicembre, per un live che probabilmente sarà molto particolare, unico, vista la splendida location e le opportunità che offre. Ma a breve comunicheremo altre date.

Sandy Sciuto