Intervista a Angelo Maggi: “Ti amo 3000”, il talento del doppiatore

Questa è un’intervista intrigante! Abbiamo parlato con uno dei doppiatori più noti del cinema e della televisione italiana. Angelo Maggi di origini napoletane e barlettane, ci ha raccontato della sua carriera da attore e doppiatore, ma sopratutto della forte passione che ricava da essa.

Amorevole padre di famiglia e grande artista, egli ha iniziato a lavorare come attore e dopo aver vinto un provino, la sua vita è cambiata, portandolo ad essere una delle voci più amate delle grandi star del cinema hollywoodiano e non solo.

Buona lettura!

Parliamo subito della tua carriera, come riporta anche il tuo sito, dal teatro di Vittorio Gassman al doppiaggio, com’è nata questa passione per il mondo dello spettacolo?

La passione per lo spettacolo è iniziata quando avevo 8-9 anni. La domenica mattina, io insieme a mia sorella e mia cugina rifacevamo tutte le scenette che avevamo già visto il sabato sera trasmesse in televisione, all’epoca c’era un solo canale, la trasmissione era intitolata “L’amico del giaguaro”.

Ci piaceva molto immedesimarci nei tre attori e protagonisti del programma. Io ero Raffaele Pisu, mia cugina Cristina interpretava Maria Del Frate e mia sorella Francesca interpretava Gino Bramieri.

Tutti insieme organizzavamo questo spettacolino domenicale per trascorrere una piacevole giornata in compagnia.

Inoltre, mio padre era un produttore cinematografico, quindi il fatto di avere qualcuno già presente nel mondo dello spettacolo mi ha ispirato in qualche modo.

Successivamente nel momento in cui stavo per laurearmi, all’età di 22 anni, sono approdato nel teatro di Vittorio Gassman.

Io feci un provino e lo superai ottenendo il ruolo da protagonista.

Tra i tanti attori che hai doppiato, qual è quello a cui ti sei affezionato particolarmente?

Sicuramente l’attore a cui sono più affezionato e vicino a me è Tom Hanks, sono più di vent’anni che gli presto la voce, ed è un grande attore a tutto tondo.

Mi ricordo che a Venezia ho avuto anche l’occasione di conoscerlo di persona, durante la presentazione del suo film “Terminal”.

Mentre gli altri film in cui ho avuto l’onore di doppiarlo furono “Cast away” e “Prova a prendermi”.

C’è una pre-preparazione per immedesimarsi e doppiare un attore diverso dall’altro?

Non c’è una preparazione specifica, in ogni film si entra in sala di doppiaggio e sul leggio trovi il copione.

Mentre gli attori hanno lavorato mesi per prepararsi al personaggio per entrare meglio nella parte.

Il doppiatore deve essere preparato ed avere talento, grande aiuto è sicuramente dato dal direttore del doppiaggio con le sue indicazioni.

Io prima di doppiare un film, se quest’ultimo è tratto dai libri, come accade nei lavori con Tom Hanks, leggo il libro per arrivare un minimo preparato, però non c’è la stessa preparazione che svolge un attore per immedesimarsi nel ruolo.

Nel doppiaggio il tempo è anche più corto, quindi bisogna essere molto pronti per doppiare diversi personaggi, e generi di film dalla commedia al drammatico, ed è qui che entra in gioco il talento di un bravo doppiatore. Come diceva Luigi Pirandello, secondo me questo lavoro ti permetter di essere “Uno, Nessuno, Cento mila”.

Ed è il lavoro più bello del mondo. Io penso che per arrivare ad essere il doppiatore numero uno bisogna arrivarci superando uno scalino dopo l’altro, per riuscire a doppiare attori importanti e con continuità ci vogliono anni di gavetta e preparazione.

Mi spiego meglio, voglio dire che ci vuole una preparazione da attore, non si può improvvisare, il doppiaggio non è un mestiere, ma è uno skin del mestiere dell’attore, una specializzazione.

Se ti proponessero di scrivere un libro su di lei, cosa racconterebbe?

Si, ci sarà un libro, non lo scriverò io, ma me lo hanno proposto. La mia storia sarà scritta dal mio più caro amico ed esperto della storia del doppiaggio che è Gerardo di Cola, professore di fisica, e successivamente si è dedicato allo spettacolo.

Tra l’altro io racconto già la mia vita, perché sono riuscito a portare sul palcoscenico del teatro il mio spettacolo Il DOPPIATTORE”.

Lo porto interrottamente tutti gli anni, tra varie città come: Roma, Milano, Firenze.

Ci sono nuovi attori/personaggi che doppierai prossimamente? In che modo sta reagendo il mondo dello spettacolo dopo il Lockdown?

L’ultimo a cui ho lavorato è un instant movie, uscirà su Sky, e si intitola “Sfida al Presidente-The comey rule”. La storia narra della vicenda tra il rapporto tra il direttore dell’FBI James Comey e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Questo film si concentra sulle prime elezioni di Donald Trump di quattro anni fa.

Io doppio il protagonista Jeff Daniels (James Comey). A breve dovrei riprendere e tornare a lavorare su qualche nuova serie, ma a causa dell’emergenza Covid-19 in America molte serie le hanno interrotte.

Infatti ad ottobre e novembre ci si dedica al doppiaggio delle serie televisive che usciranno poi ad aprile e maggio, quest’anno essendo quasi tutto rimandato non si è ancora certi di quando si potrà riprendere, eccetto le serie di animazione come i Simpson, in quel caso si può riprendere a lavorarci perché non vengono girate.

Hai lavorato sia nel cinema e sia nella televisione nelle vesti di attore, infatti uno degli ultimi lavori che hai svolto come attore è stato per la famosa serie 1994, quale ruolo l’appassiona di più?  Qual è la cosa che ama di più del suo lavoro?

Non faccio alcuna differenza, mi sento perfettamente a mio agio sul set, sul palcoscenico e in sala di doppiaggio davanti al microfono, questo è ciò che amo del mio lavoro.

La diversificazione che mi appassiona, mi entusiasma e mi fa divertire.

Inoltre, oltre a dedicarmi al mondo dello spettacolo, mi piace molto anche cantare. Infatti faccio parte di una band ci chiamiamo “Gli Iron-band” con cui mi diverto a fare i concerti.

Qual è uno dei traguardi/successi più belli che ricordi?

Nella mia vita privata uno dei miei più grandi successi sicuramente sono stati i miei due figli, Tommaso e Flavia, è il picco che ho raggiunto dal momento in cui sono nati, fino a vederli crescere e raggiungere i loro sogni mi riempie di gioia.

Mio figlio Tommaso si è appena spostato, mentre Flavia si appresta a prendere il diploma quest’anno presso il liceo scientifico.

Invece dal punto di vista lavorativo il più grande successo è lo spettacolo che ho realizzato e che ha unito i miei due grandi amori, il doppiaggio e il teatro. Infatti consiglio a tutti di andare a vedere dal mio sito https://www.angelomaggi.it, sulle mie pagine social Instagram, Facebook, tutte le novità sui miei eventi.