In Sardegna, nel cuore della Barbagia, si trova un borgo unico nel suo genere. La sua unicità è data dall’innumerevole numero di sorgenti perenni. Il costante defluire dell’acqua, ha creato una flora vasta e viva. Vi sono intorno al borgo. Grazie a questo suo splendido paesaggio, ed alla sua storia, Sadali è uno dei Borghi più belli d’Italia.
Il paesaggio
Il borgo medievale di Sadali si trova a 760 metri sopra il livello del mare, all’interno di un vasto altopiano carsico. Nell’altopiano carsico si trovano, tra l’altro, l’inghiottitoio di Sa Ucca Manna, la cascata di Su Stampu ‘e su Turrunu e le grotte di Is Janas. Le cavità si estendo per più di 300 metri e sono, letteralmente, un museo a cielo aperto, dove è possibile ammirare anche stalattiti e stalagmiti.
La leggenda
Le cave sono avvolte da un alone di mistero. Secondo la leggenda, vi abitavano tre fate che un tempo furono tramutate in pietra da Dio, per aver ucciso un vecchio frate.
Cosa visitare
Assolutamente da ammirare è la cascata di San Valentino, che scorre proprio all’interno del centro abitato. Nelle vicinanze si trova panche la chiesta di San Valentino, dedicata al Santo, intorno alla quale è nato il borgo nel 1100. E’ l’unico santuario sardo intitolato a Valentino, martire romano del III secolo. La chiesa ospita un seicentesco altare ligneo e custodisce un’immensità di preghiere al Santo e racconti amorosi.
Il centro del paese è fatto larghi viali dove si trovano maestosi edifici in pietra. Per la sua particolarità di essere il “borgo delle acque”, ovunque è possibile ammirare fontane, canalette sopraelevate e cascate, sono una caratterista peculiare di questo luogo. Nel vecchio centro storico la fontana centrale è il fulcro del paese.
Il Trenino Verde
Nel 1921, lo scrittore inglese David Herbert Lawrence, insieme alla moglie Frieda, attraversò l’entroterra sardo raccontando il suo percorso in “Mare e Sardegna”. Oggi, è possibile godere del medesimo viaggio grazie alla riproduzione della medesima carrozza che utilizzarono i coniugi Lawrence. Gli scenari che è possibile ammirare dal finestrino sono ancora meravigliosi proprio come 100 anni fa. La natura della Sardegna, rimasta in molti luoghi immutata, rude e selvaggia, riporta il viaggiatore indietro nel tempo, ai racconti di David e Frieda.
Eno-gastronomia
Se siete amanti del cibo e del buon bere, sappiate che questo borgo, fa esattamente al caso vostro. In Sardegna si mangia e si beve (il Cannonau soprattutto) bene, ricordatevelo! uno dei piatti tipici che dovete assolutamente assaggiare sono i culurgiones. Una pasta fresca ripiena di patate, menta fresca e pecorino. Se avete guardato (o pensate di guardare prossimamente) su Amazonprime “Dinner Club”, sappiate anche anche lo chef stellato Cracco ha portato uno dei suoi ospiti (non mi anticipiamo chi) proprio in Sardegna a mangiare questa pietanza strepitosa!
Molte le feste paesane, dedicate al cibo locale, dove spesso è possibile ammirare anche gruppi folcrostici e balli e canti di musica tradizionale sarda.