I millennial sono tutti mammoni, vi va una pausa dalla famiglia?

L’intera Europa considera i giovani italiani pigri e poco inclini al cambiamento, a torto o ragione un dato di fatto c’è: i giovani italiani detengono il primato europeo della più lunga permanenza a casa con i genitori.

Stare a casa con mamma e papà sembra essere l’abituale comportamento dei giovani nel nostro paese, Hotels.com ha esplorato lo scenario dei cosiddetti “mammoni” insieme a Squadrati – ricercatori che conducono ricerche sociali e di mercato e le raccontano attraverso quadrati semiotici – per fotografare‘visualmente’ questa realtà attraverso due chiavi di accesso: analisi delle ricerche ufficiali di enti pubblici e privati autorevoli, tra cui ISTAT ed EUROStat e social media listening (Twitter). Emergono quattro differenti profili di Millenial italiani che vivono in casa con i genitori, generati da quattro esigenze diverse.

Gli assi mediani del quadrato semiotico mostrano il fattore economico contrapposto a quello personale e il fattore“dipendenza” contrapposto a quello di“convenienza”.

I profili ai quattro poli del quadro semiotico, partendo dall’alto a sinistra, ci mostrano:

  • Gli “Imprigionati” – Gli Imprigionati farebbero a meno di stare a casa se riuscissero a ottenereun’indipendenza economica. Il loro vivere in famiglia è generato da necessità, che sia la mancanza di lavoro o, se impiegati, l’insufficiente livello del loro stipendio, la loro coabitazione è di tipo forzato e sedefiniti ‘bamboccioni’ e/o ‘choosy’ si alterano.
  • L’altro lato del quadrato mostra il profilo dei “Bamboccioni”. I Bamboccioni sono i veri ‘mammoni’.Hanno una dipendenza psicologica dai genitori, in primis dalla loro mamma. Spesso sono i genitori stessi a volerli a casa, proteggendoli oltre modo. Non a caso la loro categoria comprende gli individui più insicuri, non-intraprendenti, che evitano le responsabilità.
  • In basso a sinistra si posizionano gli “Opportunisti” – Gli opportunisti hanno un regolare lavoro, ma vivono a casa con la famiglia per risparmiare economicamente e salvaguardare il loro stipendio il più possibile. Che siano delle “formiche” che risparmiano metodicamente o “cicale” che spendono e spandono, quel che è certo è che non avrebbero bisogno di abitare a casa con i loro genitori. Ma a conti fatti conviene.
  • A destra in basso troviamo invece l’ultimo quadrante quello dei “Choosy” – I choosy vivono a casa con i genitori perché fa loro molto comodo. Non lavorano perché non trovano un’occupazione cheritengano all’altezza dei loro sogni e/o della laurea che hanno conseguito. Mentre coltivano i loro sogni e le loro aspirazioni o continuano a studiare, vivono all’hotel “mamma (e papà), che “come si sta bene lì, non si sta bene da nessuna altra parte”.

Il quadrato semiotico che è emerso dalla ricerca di Squadrati ha ispirato la campagna viral-video “Break from the Family” che Hotels.com dedica ai Millennial del nostro Paese: 3 storie di vita vera riunite in un esilarante video che sono un inno alla voglia di privacy e di stacco dalla vita in famiglia per tutti quei giovani che stanno sotto lo stesso tetto di mamma e papà, con tanto di candid camera e complicità dei genitori. Un video che Hotels.com invita a visionare e condividere, per stimolare momenti di evasione dalla routine familiare per il bene di tutti i componenti della famiglia, ma soprattutto di quelli più giovani.

redazione