Google è sicuramente una delle più grandi aziende Tech presenti sul mercato, se non la più grande. Dal 1998 (anno della sua fondazione) in poi l’azienda di Mountain View ha offerto una moltitudine di servizi che, ad oggi, sono ancora i migliori e più utilizzati dall’utenza. Nato come un motore di ricerca, l’ecosistema Google si è evoluto nel corso degli anni offrendo servizi di navigazione come Google Maps, di posta elettronica come Gmail e di Cloud Storage come Google Drive, per non parlare della suite di applicazioni per la produttività offerte gratuitamente che fanno concorrenza diretta al pacchetto Office di Microsoft. Negli ultimi anni poi Google Drive si è evoluto offrendo la possibilità di caricare su cloud foto senza erodere i 15 GB forniti gratuitamente, così come avviene per i contenuti creati con Google Documenti, Google Fogli e Google Presentazioni.
Questi servizi, perfettamente integrati nel sistema operativo Android, hanno permesso a Big G di conquistare fette di mercato importanti soprattutto nel settore mobile in cui, da una decina di anni a questa parte, è in corso una vera e propria guerra tra le varie aziende leader.
L’unico settore in cui Google non ha mai investito pienamente è sempre stato quello della produzione degli smartphone. La presenza imponente nel settore mobile di Android ha permesso a Google di temporeggiare in ambito hardware. La serie Nexus – realizzata da Google in collaborazione con vari produttori, da Samsung a Huawei, passando per Lg e Motorola – ha riscosso spesso e volentieri grande successo grazie ad un eccellente rapporto qualità prezzo, tuttavia come detto, Google partecipava solo in parte alla realizzazione di questi smartphone.
Da quest’anno però la situazione cambia sensibilmente: niente più Nexus, il 4 ottobre sono stati presentati i Google Pixel e Pixel XL, i due nuovi smartphone prodotti esclusivamente da Google.
Per la prima volta il colosso statunitense è stato impegnato nella realizzazione di uno smartphone sia lato software che hardware, avvicinandosi a quella che per anni è stata la filosofia della sua più grande concorrente, Apple: un dispositivo in cui hardware e software siano selezionati e sviluppati l’uno per l’altro in modo tale da offrire al cliente la massima ottimizzazione possibile.
Le caratteristiche tecniche sono le medesime per entrambi i dispositivi, che sostanzialmente si differenziano per le dimensioni del display (5.0’’ sul Pixel e 5.5’’ sul Pixel XL). Entrambi gli smartphone sono dotati di CPU Snapdragon 821 Quad-core, 4 GB di RAM, fotocamera da 12.3 MP con apertura f/2.0 e tagli di memoria da 32 e 128 GB. Sarà presente Android 7.1 Nougat, che consentirà una perfetta integrazione con tutti i servizi offerti da Google, incluso il nuovissimo Google Assistant, evoluzione di Google Now che promette di imporsi sulla scena come l’assistente vocale 2.0.
Unica nota dolente il prezzo. Per la versione da 5 pollici con 32 GB di memoria (la proposta meno cara) sarà necessario sborsare 649 dollari, lo stesso prezzo di un iPhone 7 con il medesimo taglio di memoria. Forse presentare un dispositivo concettualmente nuovo ad un prezzo del genere potrebbe essere considerato un azzardo, tuttavia Google si sta già muovendo mettendo in piedi negli Stati Uniti un’enorme campagna di marketing attraverso ogni tipo di canale per promuovere al meglio e far conoscere il suo nuovo dispositivo. I prezzi italiani non sono ancora noti ma probabilmente, così come quelli americani, saranno molto simili a quelli della concorrenza.
Riuscirà Google, dopo anni di guerra lato software, a rivaleggiare davvero con Apple anche nel settore smartphone?