Favole Horror: quando la fiaba della buona notte fa tanta paura

C’era una volta un dolce fanciulla che viveva con una perfida matrigna e due terribili sorellastre. Un bel giorno, la ragazzina venne fatta a pezzi dalla madre adottiva, dopo di che tornò in vita sotto forma di zombie e trucidò l’intera famiglia per vendicarsi…

Questa è, all’incirca, la trama vera di Cadaverella, B-movie di qualche anno fa, ma che spiega bene un trend attualissimo: la moda di prendere una vecchia fiaba per bambini, aggiungere qualche arto mozzato qua, uno spruzzettino di sangue là e farne un film horror da fare accapponare la pelle.

E non sono solo i racconti già abbastanza paurosi di per sé a interessare gli sceneggiatori, la leggenda dell’Uomo Nero o i racconti dei fratelli Grimm. A stuzzicare la loro fantasia sono anche la Fatina dei Denti, l’Omino Pan di zenzero o quel bonaccione di Jack Frost.

Il fenomeno può apparire alquanto bizzarro,a prima vista, un esperimento grottesco. In realtà non è così se si analizzano la fiaba ed il cinema un po’ più approfonditamente e se si pensa alla loro evoluzione fino a oggi.

Iniziamo col dire che, fin dall’antichità, le fiabe erano raccontate col preciso scopo di educare i bambini, e qual è il modo migliore per far fare a qualcuno quello che si vuole se non instillandogli un po’ di sana paura? Si sono fatti molti studi sulla simbologia nascosta dietro ai racconti dell’infanzia, sul lupo cattivo che altri non è che un pedofilo che cerca di adescare una minorenne indifesa (la mantellina rossa della fiaba starebbe ad indicare il sangue del primo ciclo mestruale).

Un po’ meno, magari, se ne sono fatti su quanto questa storielle con morale siano efficaci, forse anche troppo, se ancora decenni dopo ci ritroviamo a correre a letto a gambe levate per paura che un essere soprannaturale ci afferri nel buio nel momento in cui spegniamo l’interruttore della luce.

E c’è da dire cheil genere horror, da parte sua, ha da sempre avuto come suoi soggetti prediletti i bambini (oltre che le donne), creature lontane e misteriose rispetto al pubblico a cui, tendenzialmente, l’horror è rivolto, cioè quello degli uomini adulti.

E il passo tra misterioso e spaventoso è molto breve. Ce l’hanno insegnato bene The Ring e Il Sesto Senso.

I bambini vivono in un mondo tutto loro, popolato da grandi emozioni e anche da grandi paure. E non è soltanto un luogo esterno, che possiamo osservare dal di fuori con attrazione e timore, è anche qualcosa che tutti noi ci portiamo dentro, esattamente come il subconscio, che è il luogo dove gli incubi prendono forma.

Inoltre, di questi tempi il cinema e tutta l’industria dell’intrattenimento sono molto concentrate sul pubblico dei cosiddetti young adult, quei giovani non proprio più giovani che rappresentano la generazione cresciuta tra Harry Potter e i cartoni della Disney e ora abbastanza matura per godersi qualcosa di un po’ più crudo.

Questo spiega la riproposta di tanti classici disneyani in nuova veste decisamente più dark (le molte versioni del terrore di Biancaneve, Bad Pinocchio o la Alice nel Paese delle Meraviglie di Tim Burton).

E, di riflesso, anche i film per bambini vengono influenzati da questa tendenza e si coprono di una patina oscura che ormai è irrinunciabile per qualunque fantasy degno di questo nome (basti pensare al prossimo Maleficent, ma anche a La bella e la bestia con Vincent Cassel).

Del resto, si sa che una delle caratteristiche principali del cinema post-moderno è quello di essere citazionista, ricco di richiami, parodie e riferimenti più o meno celati. Da questo punto di vista, quello della Disney è un calderone bello fondo da cui pescare, e se poi torniamo ad allargare il discorso a tutta la tradizione folkloristica e popolare ereditata dai nostri avi, ci ritroviamo per le mani un pozzo praticamente senza fondo.

Di seguito, ecco alcuni esempi di fiabe (con relativa fonte) che è meglio non raccontiate ai vostri pargoletti se volete far loro dormire sogni tranquilli:

Alice nel Paese delle Meraviglie (da Alice ne Paese delle Meraviglie)

Hansel e Gretel cacciatori di Streghe
Hansel e Gretel e la Strega della Foresta Nera
Hansel & Gretel: Warriors of Witchcraft
Hansel & Gretel (2008)
Hansel & Gretel (2013) (da Hansel e Graetel)

Cappuccetto Rosso Sangue (2003)
Cappuccetto Rosso Sangue (2010)
Hard Candy
In Compagnia dei Lupi (da Cappuccetto Rosso)

La Bella e la Bestia
Beastly (da La bella e la bestia)

Sleeping Beauty
Maleficent (da La bella addormentata nel bosco)

Biancaneve nella Foresta Nera
Biancaneve e il Cacciatore (Biancaneve e i sette nani)

Bad Pinocchio (da Pinocchio)

Chi ha paura delle streghe? (da Le Streghe di Roald Dahl)

I Fratelli Grimm e l’incantevole Strega (da varie storie dei fratelli Grimm)

Cadaverella (da Cenerentola)

Fairytale (dalla storia della Fatina dei Denti)

The Gingerdead Man (dalla storia dell’Omino Pan di zenzero)

Little Otik (da una fiaba ceca)

Jack Frost (dalla storia di Jack Frost)

Il grande e potente Oz (da Il mago di Oz)

Il Cacciatore di Giganti (da Jack e il fagiolo magico)

Boogeyman
Under the Bed (dalla storia dell’Uomo Nero)

redazione