Fama sul Web: quando i like funzionano davvero

Di Sebastiano Mura per Social Up!

In principio era Myspace. Oggi Facebook, Youtube, Vine, Snapchat e tantissimi altri social network o piattaforme Internet rappresentano non solo un modo per creare e stimolare legami, ma anche un’opportunità per farsi notare e cercare di raggiungere una fama e un successo che, solo qualche tempo fa, erano del tutto impensabili. Basta bazzicare qualche minuto su Youtube per vedere come una marea di video amatoriali possa invadere la propria home: aspiranti attori, comici, cantanti, ballerini e chi più ne ha più ne metta.

Conoscere e farsi conoscere, processi alla base dell’inizio di ogni possibile carriera che si possa immaginare, sono oggi resi maggiormente possibili dalla disponibilità di un mezzo, quello della rete appunto, che almeno sulla carta dà a tutti le stesse possibilità. Oggigiorno non è da escludere che il talento e la creatività possono fare la differenza. Gli aspetti più sociali dell’essere umano vengono stimolati e stuzzicati, e la volontà di raccontare e raccontarsi si evidenzia in un utilizzo sempre più massiccio dei social media per parlare di sé e di quello che si sa fare (o talvolta si suppone di saper fare).

E se la rete oggi può rappresentare un esempio perfetto di palcoscenico grazie al quale farsi conoscere, la riuscita del proprio operato non sempre è garantita e non sempre i sogni di gloria di questi aspiranti performer del futuro diventano realtà. Ma ci sono casi che forse non tanti conoscono nei quali il talento e la fortuna sono riusciti a fare davvero la differenza. Un successo raggiunto partendo dal basso delle proprie possibilità, superando la malizia e la timidezza e lasciandosi andare ad un po’ di sano (e in alcuni casi, divertente) esibizionismo. Questi personaggi hanno scalato la montagna del successo, raggiungendo traguardi che prima non avrebbero probabilmente neanche immaginato.

Justin Bieber, oggi idolo assoluto delle ragazzine di mezzo mondo, ancora prima del suo discutibile gusto nel vestire, delle provocatorie foto di nudo “accidentale”, delle Hit e delle collaborazioni con altri artisti di ogni continente, era un semplice ragazzino che strimpellando la chitarra cantava i successi di Ne-Yo e Justin Timberlake, con la mamma, la prima delle sue fan, che gli faceva da spalla e lo aiutava a caricare i video su Youtube. Sono passati poco meno di 10 anni e Justin ora è una star a livello mondiale, quattro album alla numero 1 in America, milioni e milioni nel conto in banca e una infinita schiera di fan scatenate in tutto il globo terrestre. Singolare poi che una star nata grazie al Web come lui abbia presto capito i meccanismi che lo caratterizzano e li abbia sfruttati per aiutare un’altra giovane star della musica. Chi? Carly Rae Jepsen, quella del motivetto “Call Me Maybe” che ci ha fatto compagnia in tutte le salse possibili e immaginabili negli scorsi anni. Carly deve infatti il suo successo proprio all’intervento di Bieber, che ha postato il video della cantante sul suo profilo Twitter, facendolo diventare virale. E la Jepsen ringrazia.

Se per Justin era la mamma colei che lo incoraggiava a perseguire i suoi sogni nel campo della musica, per Kate Upton, modella tutta curve che oggi si divide tra moda e cinema, provvidenziale è stato l’intervento di un amico e del suo video girato (e postato su Youtube) mentre ballava, scatenata, durante una partita dei Los Angeles Clippers. La sua carriera da modella, fino ad allora non proprio lanciata, prende il volo e assieme alle passerelle (tra cui Victoria’s Secret) e ai servizi fotografici (Vogue, Esquire, Cosmopolitan), arrivano anche proposte dalla TV e dal cinema, e oggi, a soli 5 anni da quel video virale, ha già all’attivo 5 film e tantissimi altri lavori.

Non è stato proprio un favore quello rivolto invece a Kim Kardashian. L’allora assistente di Paris Hilton (ebbene sì, l’unico vero “lavoro imputabile” a Kim è quello di essere stata l’assistente della ricca ereditiera newyorkese), si ritrovò coinvolta in uno scandalo che fece il giro del mondo quando un sextape con protagonisti lei e l’allora fidanzato, il rapper Ray J, venne pubblicato online. Si gridò allo scandalo, ma Kim riuscì a giocarsi le sue carte piuttosto bene. Comparsate, interviste e presto un reality show dedicato alla sua famiglia. Da lì il resto è storia dei social media. Senza essere ancora riuscita a spiegare il perché del suo successo e della sua fama, Kim da quasi 10 anni è al centro del chiacchiericcio dello showbiz internazionale, e poco male se questo serve ad accrescere il suo conto in banca e la sua popolarità. Tre matrimoni alle spalle, l’ultimo con la sua anima gemella (almeno in termini di piacere nel far parlare di sé), il cantante Kanye West e tanti “seguaci” pronti a seguirla ad ogni suo passo.

Passiamo ora a due esempi di casa nostra. Anche qui infatti il Web ha le sue star e anche nel Belpaese c’è chi è riuscito a farsi un nome nel mondo di “quelli che contano”, partendo dalla piccola realtà della propria passione. Torniamo alla moda per parlare della scalata al successo di Chiara Ferragni, fino a qualche anno fa una semplice studentessa di giurisprudenza con la passione per la moda e la bellezza. Una passione raccontata nelle pagine di un blog che nel giro di pochissimo tempo (ma tantissimo seguito) l’ha portata nell’Olimpo degli opinionisti della moda. Influencer di professione, Chiara ha, nel corso degli anni, fatto diverse incursioni nel mondo della moda sia come modella che come stilista. Oggi, anche grazie alla sua linea di scarpe (Chiara Ferragni Collection), continua a mettere su quattrini su quattrini.

E passiamo al cinema per parlare di un comico oggi molto conosciuto sia al cinema che in TV, ma che ha iniziato, come molti altri, postando video goliardici su Youtube. Frank Matano deve la sua fama (ed il suo attuale lavoro) ai numerosissimi scherzi telefonici che fin dal 2007 (a soli 18 anni) ha realizzato, prendendo per i fondelli malcapitati di tutta Italia. I suoi video erano talmente apprezzati in rete da aver fatto approdare la sua comicità alla TV (ha lavorato in Mediaset, Sky e Rai). Alla fine, è giunto anche alla partecipazione di programmi dal successo consolidato come Le Iene e Italia’s got Talent e comici affermati del cinema, come Claudio Bisio, l’hanno voluto come spalla nei loro film. Oggi, impegnato nella realizzazione del suo primo film da regista, continua a postare video su Youtube, come se non volesse dimenticare il posto da cui è venuto.

Potrà essere una questione di talento o di fortuna, di fato o di puro caso, ma abbiamo quindi visto come dalla nostra Italia, fino alla lontana America alle volte, per ottenere veramente quel successo sperato, basta trovare il coraggio di fare un piccolo passo nell’universo della rete. Iniziare scrivendo il proprio nome, dire quello che ci piace o quel che sappiamo fare, e sperare che le cose possano andare bene. Del resto il successo è sempre stato una questione di “like”.