Da “Nani” a “Casa”, viaggio nel mondo di Pierdavide Carone

di Sergio Campisi per Social Up!

A volte la vita ha percorsi strani…..capita che un ragazzo cresciuto nella provincia tarantina, a Palagianello, quasi per gioco, pieno di sogni e speranze, arriva in uno dei talent più famosi d’Italia e lì colpisca la regina della televisione italiana, Maria De Filippi, e uno dei miti televisivi della musica italiana, il maestro Peppe Vessicchio, con quel suo modo di fare a volte un po’ strano ma allo stesso tempo disarmante, ma soprattutto, a discapito della sua timidezza magistralmente celata con una arguta ironia di cui sono ricche le sue parole ma anche la sua musica, con una certezza chiara stampata sul suo viso e nel suo cuore: “Io ho qualcosa da dire!”. E Pierdavide di cose da dire ne ha tante e mai banali. Arriva ad aggiudicarsi il Premio della  Critica ad Amici 2010, “perchè ha dimostrato che la canzone italiana non è morta, con la pancia e con il cervello, perchè sa essere ironico e romantico, perchè pensiamo che Pierdavide possa essere un esempio per gli altri talenti”. 

Da là arriva il successo: scrive un libro, la sua prima hit “ Di Notte” vende 60.000 copie in un fine settimana, il suo primo cd “ Una canzone Pop” diventa doppio disco di platino, vince addirittura Sanremo come autore di “ Per tutte le volte che”, interpretata da Valerio Scanu.

Sembra davvero l’inizio di una brillante carriera: dopo aver fatto l’ apertura dei concerti del Maestro Franco Battiato, attira l’attenzione di uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, Lucio Dalla, che crede in lui, non solo producendogli un disco, ma addirittura accompagnandolo nel 2012 sul palco di Sanremo con la sua struggente “ Nanì”, solo pochi giorni prima della sua morte. 

E poi qualcosa si interrompe, la vita cambia, una serie di circostanze lo portano lontano dai riflettori. Sembra quasi che un’altra meteora della musica italiana si sia consumata….

No, non è così. Perché i sogni non possono spegnersi, perché Pierdavide ha ancora molto da dire. Ed oggi, nove anni dopo, è finalmente arrivato il momento di riprendere il discorso dove si era interrotto e così venerdì 28 Maggio esce “ Casa”, il quarto disco di Pierdavide Carone, pubblicato da  Artist First, progetto realizzato con il sostegno del #MiBACT e di SIAE nell’ambito del programma #PerChiCrea.

Ma  cosa è successo ? Ce lo racconta direttamente Pierdavide, in questa chiaccherata a cuore aperto. 

“Sono intercorsi 3391 giorni tra “Nanì e altri racconti” e “Casa”, e mentre veniva scoperto il Bosone di Higgs, morivano i premi Nobel  Rita Levi Montalcini e Nelson Mandela, Papa Benedetto XVI si dimetteva aprendo di fatto le porte al papato di Francesco, si diffondevano malattie globali come Ebola e Covid, si consumavano attentati terroristici a Parigi,  Manchester, Londra, Barcellona e Colombo, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lasciava il posto a Sergio Mattarella, il Regno Unito usciva dall’Unione Europea, Barack Obama lasciava la Presidenza degli Stati Uniti a Donald Trump, che la lascerà a sua volta a Joe Biden, l’eclissi di luna rossa più lunga di sempre, moriva Stephen Hawking, veniva fotografato per la prima volta un buco nero, bruciava Notre-Dame de Paris, cambiavano 8 governi e 7 presidenti del consiglio, dov’ero? Cosa facevo? Tutto ciò che posso dire è che ho scelto di stare in silenzio, poi mi hanno messo in silenzio, poi ho detto le cose sbagliate, e ho cambiato casa, anzi 4, ma ho continuato a dire le cose sbagliate, così ho cambiato città, ci sono stati amori, ne conto 3 più di altri, finiti, infiniti, mai nati, intrecciati, in corso d’opera, ho ricominciato, piano piano, a dire le cose giuste, e ho capito che non avrei mai più voluto smettere, ho visto il mio corpo ammalarsi e poi guarire, ho visto il corpo di mio padre ammalarsi e poi morire, mi sono dilaniato il cuore fino a convertirlo in lacrime dagli occhi cadute sull’asfalto, o in sorrisi sospesi nel vento, e ho capito che un cuore dilaniato non è più esposto, è solo più grande. E alla fine di questa scoperta c’è CASA, come quella dove sono nato, come quelle dove sono cresciuto, come quelle che ho cambiato, come quelle dove sono tornato, come le persone che ho amato e che amo, come le persone che mi hanno amato e che mi amano. Chi mi è stato vicino mentre queste canzoni diventavano CASA sanno quanto è stato tribolato questo disco, voglio che chiunque lo ascolti sappia che qui sopra non ci sono solo le mie note, qui c’è il mio sangue, non pretendo che questo disco sia bello, a me basta sapere che è mio, e di chiunque ascoltando sappia di cosa sto parlando, perché tutti hanno una CASA, perché tutti hanno bisogno di sentirsi a CASA. Di solito un cantante quando parla del proprio disco lo definisce “viaggio”. Per stavolta, più che un viaggio, si tratta di un invito, a casa, la mia. E allora, per 34 minuti e 52 secondi, l’invito è valido, la porta è aperta, per chiunque voglia entrare, a CASA, da cui tutto parte, a cui tutto ritorna…”

E dopo un periodo così anomalo e destinato a rimanere nella storia dell’umanità, tutti abbiano bisogno di sentirci ritornare a casa, in un ambiente sicuro, rassicurante dove poter finalmente sentire parole di speranza, di giustizia e soprattutto di amore, senza “ effetti speciali “, con un linguaggio forse semplice, lontano dagli influssi trap o da tormentoni forse a volte un po’ troppo stereotipati e ripetitivi a cui la musica di oggi ci sta abituando, ma carico di significato, di valori , di forza e di amore, che sono la giusta prosecuzione della musica italiana d’autore.

“CASA esce in un periodo di grandi cambiamenti, di transumanze, di dolorosi addii, alcuni delebili altri meno, ma Casa non è solo un luogo, può essere un concetto, può essere un cuore, può essere un abbraccio, una famiglia, quella biologica, quella costruita” racconta Pierdavide  “Casa può essere ancora, a volte zavorra, di sicuro è il mare, anche dentro una bottiglia, di sicuro è il porto, sicuro, fermo anche davanti allo sbattere delle onde che si infrangono sulle barche….”

Anticipato dal singolo “Buonanotte“, “Casa” racconta un percorso di crescita personale e artistica e racchiude il lavoro del cantautore degli ultimi tre anni,  anni in cui  Pierdavide è tornato a scrivere, è stato costretto a fermarsi per problemi di salute ed è poi finalmente rientrato in studio per terminare le registrazioni appena le condizioni lo hanno reso possibile. Nel disco sono infatti presenti “Caramelle” feat Dear Jack, brano in cui il cantautore affronta con coraggio il drammatico tema della pedofilia e  “Forza e coraggio!”, un inno alla resilienza che nasce dall’urgenza del parlare di un momento di difficoltà che ha segnato la sua vita.

Infatti, dopo quasi due anni di pandemia, adesso sentiamo tutti il bisogno del contatto umano, di riprendere quei legami che erano stati narcotizzati per tanto tempo e che adesso hanno bisogno di riprendere vita e per un cantante credo che la necessità principale per tornare a “ respirare” è cantare, avendo il contatto diretto con il pubblico, anche per ridare energia ad un mondo come quello dello spettacolo che è stato messo in ginocchio in questi mesi. E a tal proposito proprio Venerdì 28 maggio, alle ore 21.30, Pierdavide  presentera’ in anteprima LIVE, sul palco della Streaming Arena, il suo nuovo album di inediti ( https://www.streamingarena.it/evento/pierdavide-carone-live-streaming/ ), per adesso solo online, in attesa di tornare nei teatri e nelle piazze, ma in ogni caso una prima occasione in cui potra’  far entrare a  CASA” tua tutti coloro che avranno voglia di sentire un ragazzo diventato  nel frattempo uomo che ha tanto da dire  e tanta musica d’autore da condividere.

 E mentre ci saluta con un sorriso sincero, con quella sua aria carica di sogni e speranze  ma decisa allo stesso tempo ci rendiamo conto che Pierdavide Carone, uno dei giovani cantautori più di talento della musica italiana è tornato, è cresciuto ed è diventato uomo affrontando il bene ed il male della vita e ha ripreso il suo viaggio,  con tutti i suoi sogni, la sua storia e la sua speranza, e crediamo valga davvero la pena ascoltare quello che ha da dire ma soprattutto da cantare…

redazione