Nella città di Kanazawa, situata sulla costa occidentale dell’isola di Honshu in Giappone, sorge uno splendido parco che ospita numerosi tesori storici e artistici. Tra questi, uno dei punti di riferimento più curiosi è la statua bronzea di Yamato Takeru, eretta nel 1880. Questa statua, raffigurante l’antico eroe giapponese, non si distingue solo per la sua bellezza e imponenza, ma per un dettaglio decisamente insolito: a differenza di tutte le altre statue, non viene mai imbrattata dagli escrementi degli uccelli.
Questo fenomeno, che potrebbe suscitare invidia a qualsiasi scultura pubblica nel mondo, ha incuriosito molti abitanti della città e turisti nel corso degli anni. Tuttavia, fu il Professor Yukio Hirose, scienziato dei materiali e docente presso l’università cittadina, a prendere seriamente in considerazione il mistero, spingendosi oltre la semplice osservazione casuale.
La Scoperta del Professor Hirose
Approfittando di un restauro della statua, il Professor Hirose riuscì a prelevare campioni della lega metallica utilizzata per realizzarla e a sottoporli a una serie di analisi. Ciò che scoprì fu sorprendente: la lega della statua conteneva una significativa percentuale di arsenico, stimata intorno al 10%. Questa scoperta lo portò a formulare due ipotesi principali sul perché gli uccelli evitassero la statua.
La prima ipotesi era che l’arsenico conferisse alla lega un odore sgradevole, percepito dagli uccelli ma impercettibile agli esseri umani. Secondo questa teoria, l’elemento repellente potrebbe dissuadere i volatili dall’avvicinarsi o posarsi sulla statua.
La seconda ipotesi, più affascinante, suggeriva che l’arsenico potesse interferire con la percezione dei campi magnetici da parte degli uccelli. È noto che molte specie di uccelli utilizzano i campi magnetici terrestri per orientarsi e navigare, e Hirose propose che l’arsenico nella lega della statua potesse in qualche modo alterare questa capacità, creando una sorta di barriera naturale.
Il Premio IgNobel del 2003
Per il suo studio innovativo e originale, nel 2003 il Professor Yukio Hirose venne insignito del prestigioso Premio IgNobel, un riconoscimento che celebra le ricerche scientifiche che “prima fanno ridere, poi fanno pensare”. Lo studio di Hirose rappresenta perfettamente lo spirito dell’IgNobel, poiché affronta con serietà un fenomeno curioso e apparentemente banale, portando alla luce scoperte scientifiche inattese.
Un Mistero Risolto?
Nonostante le scoperte del Professor Hirose, il mistero della statua di Yamato Takeru non è stato completamente risolto. Sebbene l’arsenico sembri essere il fattore chiave, la precisa dinamica che impedisce agli uccelli di avvicinarsi alla statua rimane aperta a ulteriori indagini. Gli studi di Hirose hanno comunque offerto una spiegazione plausibile e affascinante, rendendo la statua non solo un’opera d’arte, ma anche un’attrazione scientifica unica al mondo.
Oggi, la statua di Yamato Takeru continua a vigilare indisturbata nel parco di Kanazawa, immune agli attacchi degli uccelli e avvolta da un’aura di mistero che ne accresce il fascino. Grazie alle ricerche del Professor Hirose, questo insolito fenomeno ha ottenuto una giusta ribalta, regalando alla statua non solo una storia leggendaria, ma anche un riconoscimento scientifico internazionale.
Kanazawa, con il suo parco e la statua intatta di Yamato Takeru, rimane così un esempio di come arte, natura e scienza possano intrecciarsi in modi sorprendenti e inaspettati.