Che cos’è veramente Social Up – Ve lo racconta chi lo ha creato

Ogni giorno Social Up ha lo scopo di raccontare ciò che di unico e “speciale” si può trovare in giro per il mondo. Oggi vogliamo raccontarvi la storia di un gruppo di ragazzi che un po’ per incoscienza, un po’ per voglia di realizzare qualcosa di importante, ha deciso di creare questo variegato, seppur piccolo, mondo che prende il nome di Social Up. Il motivo che ci spinge a condividere questa storia è la voglia di festeggiare con voi un traguardo importante: la pubblicazione di 2000 articoli.

Ebbene sì, siamo arrivati a 2000, un numero impressionante che non ci saremmo mai aspettati potesse essere raggiunto in appena un anno di vita. Invece, dopo tanti sacrifici, oggi possiamo aggiungere anche questo nella bacheca virtuale dei nostri trofei. Ci battiamo le mani da soli perché se è vero che occorre essere autocritici, è anche necessario ammettere di aver realizzato qualcosa di quasi utopistico.

“Social Up” nasce ufficialmente il 23 Agosto del 2015, da un’idea di Francesco Chittari ed Andrea Calabrò abbracciata immediatamente da Andrea Colore, Claudia Ruiz e Fulvio Mammana. Il progetto iniziale era quello di creare un sito di notizie rivolto ai ragazzi e di sviluppare una piccola redazione: immaginate un gruppo di 10 persone riunite attorno al tavolo di una pizzeria che decide di imbarcarsi in questa piccola avventura con la sola aspirazione di pubblicare 3 articoli al giorno. I mesi passano e gli articoli aumentano, così come i collaboratori che decidono di far parte di questo progetto. L’obiettivo adesso è di creare un vero giornale perché si sa, al giorno d’oggi se non ti aiuti, nessuno viene da te ad offrirti delle opportunità, quindi quale modo migliore di sfruttare un “know how” acquisito per sviluppare un sito e quindi un magazine online tutto nostro?

Certo, non è stato tutto rose e fiori; la nostra storia ha visto battute d’arresto e accelerazioni, diversi accadimenti che hanno sviato il nostro iniziale progetto, pezzi di “famiglia” che ci hanno lasciato ed altri che con entusiasmo hanno deciso di farne parte. Nonostante il progetto iniziale non fosse un granché curato sotto molti aspetti, in seguito a diversi studi (universitari e più direttamente “sul campo”) ognuno dei collaboratori si è potuto specializzare ed ha così appreso cose che inizialmente sembravano incomprensibili. Niente era veramente facile e tutto era fatto con superficialità producendo quello che era un prodotto scadente, ma fatto con il cuore, un po’ come i giornalini scolastici che eravamo abituati a leggere e creare al liceo.

Due passioni accomunavano tutti: il giornalismo e la voglia di mettersi in gioco. Credeteci, non è stato affatto facile e sicuramente la Fortuna – o Qualcuno Lassù – ci ha aiutato perché è un’emozione unica, quando non sei nessuno, ricevere un “Sì” dopo l’invio casuale di un messaggio privato ad una band internazionale per richiedere un’intervista. Così come incredibile fu il successo (contro ogni aspettativa) del nostro evento organizzato con scopo di autofinanziamento a Catania, città dove è stato partorito Social Up. Nonostante la pioggia incessante ed il fatto che la gente dovesse pagare per conoscere un gruppo di ragazzi con la passione per il giornalismo, l’evento andò bene, contro ogni assoluta previsione; ci invitarono perfino in radio per parlare del nostro magazine e questo ci diede una carica inimmaginabile. Con quella carica la redazione dai primi 10 componenti iniziali è arrivata a contarne ben sessanta, sparsi in tutta Italia. Sarebbe riduttivo definirci un “gruppo di persone” che lavora a distanza. “Social Up!” è una famiglia, una famiglia in cui è possibile sbagliare ed imparare dai propri errori, perseverare nei nostri compiti, sostenerci a vicenda, confidarsi, mantenendo sempre la voglia di incontrarsi per un aperitivo e parlare del futuro!

Ognuno di noi ha avuto occasione di conoscere sempre gente nuova e apprendere sempre qualcosa in più dai propri colleghi. Con grande impegno, ogni settimana, lavoriamo affinché il nostro sito rispecchi sempre l’idea originale e un po’ folle di quei 10 che l’hanno fondato; lo facciamo perché un gioco è diventato un lavoro e ci crediamo veramente.

Raccontiamo oggi questa storia, festeggiando 2000 articoli, perché nel nostro piccolo speriamo di poter essere da stimolo per molti ragazzi, che come noi hanno la passione per il giornalismo ma che sono ostacolati dalle mille insidie che questo mondo presenta…

Brindiamo a Social Up, ai ragazzi che ne fanno parte e a voi lettori che rendete tutto possibile.

Social Up, You Can’t Live Without Us.

redazione