Come riciclare un regalo di Natele in 4 semplici step

Se il festività 2020 ti hanno portato solo orrori ecco spiegato come riciclare un regalo di Natale.

Bene, la befana è passata e si è portata via tutte le festività con sé, ma ci ha lasciato qualche regalo indesiderato che non sappiamo come usare. Quel profumo orrendo che vi ha regalato zia, il pigiama rosa fluo di mamma e qualche regalo inutile da parte delle amiche. Eppure queste persone dovrebbero conoscerci anche bene, ma questo Natale hanno sbagliato di brutto e i loro regali da sogno si sono rivelati degli incubi ad occhi aperti.

Ecco alcune idee creative per riciclare un regalo di Natale indesiderato

Reinventalo

Online esistono milioni e milioni di video DIY che potrebbero aiutare te e quella maglia orrenda a diventare più accettabili. I video DIY (ovvero al versione americana del tanto odiato “fai da te”) possono essere davvero utili in queste circostanze, soprattutto perché evitano che un regalo rimanga a marcire dentro un cassetto, occupando spazio inutile e basta. Insomma, il web è una fonte infinita di idee e soluzioni. Sfruttale tutte!

Riciclalo

So cosa stai pensando: “Andrà nell’umido o nel secco questo orrendo maglione?”, ma no, non intendevo questo. Intendevo fatti furbo. Mantieni intatta la confezione e quando non sai cosa regalare all’amico con una passione sfrenata per l’etnico e l’arte africana regala quella coperta intrecciata tutta colorata che ti ha regalato zia per Natale. Insomma, a te non piacerà, ma a qualcun altro si.

Beneficenza

Vestiti inutilizzati e regali scartati possono essere un vero oracolo per i meno fortunato. Invece di buttare via tutto nel modo più consumistico possibile, dona i tuoi regali di Natale a qualcuno che potrebbe farne buon uso.

Utilizzalo

Allora, calmi tutti, utilizzare in che senso?! (vi starete chiedendo). Beh semplice, utilizzatelo per fare qualche scherzo di laurea o rendere ridicolo qualche festeggiato in generale. Spesa quasi nulla per gli scherzi e voi vi sarete liberati di quell’obbrobrio dentro l’armadio.

Silvia Menon