Il classico che veste hipster

Di Federico Frigo  per Social Up!

Nella realtà di tutti i giorni assistiamo quotidianamente alla continua attualizzazione di ogni cosa, a partire dalla moda, per attraversare la letteratura, la tecnologia e anche le abitudini di ogni giorno, ma con la nuova mostra Hipster in Stone il fotografo Leò Caillard ha mostrato come anche le statue classiche, da sempre simbolo di eterna perfezione, possano essere trasportate nel presente.

L’idea di Caillard è semplice: le statue dell’Agorà erano l’espressione del canone di bellezza e di stile di quel periodo, e non è forse vero che l’hipster è uno dei canoni di stile più apprezzati nel mondo contemporaneo, e che per essere hipster e all’avanguardia basta indossare un paio di pantaloni stretti con il risvolto, una maglietta bucherellata e un paio di occhiali tondi? Un ragionamento che, a dirla tutta, non fa una piega.

Fermiamoci a pensare, proviamo a spogliare per un attimo quelle opere d’arte della loro autorità e identità, e osserviamole così, con i pantaloncini, i-Phone alla mano, occhiali da sole e maglietta firmata: in un attimo Poseidone, Atena, Aristotele, Ercole e Venere sono la fotocopia esatta dei nostri coetanei e compagni di classe.

Se è vero che gli abiti fanno l’uomo, come suggeriva Shakespeare in Amleto, e che lo stile personale rappresenta le proprie attitudini e inclinazioni, Hipster in stone propone una riflessione su questi temi, con l’intento di prendere l’ideale classico di bellezza per eccellenza e mescolarlo al moderno, trascinandolo nel mondo contemporaneo e facendo sì che l’icona diventi iconica.

redazione