Chiunque sia Liberato, conta che non si sia scurdat e te!

Mentre eravamo intenti a chiederci chi si celasse dietro Liberato scommettendo in massa su Livio Cori, Liberato preparava il suo ritorno il 9 maggio, puntuale come il maltempo nel weekend.

Il 9 maggio, infatti, è una data fondamentale nella carriera e nel cuore dei seguaci del cantante partenopeo perché non è solo una canzone da milioni di visualizzazioni, ma coincide anche con la presentazione di novità vissute come sorprese attese.

La canzone “9 maggio” è arrivata due anni fa il 9 maggio, appunto. L’anno scorso nello stesso giorno Liberato ha tenuto il suo primo concerto sul lungomare di Napoli completamente gratuito e quest’anno, quando si credeva fosse ormai finito il giorno, Liberato ha lanciato nell’internet il suo primo album accompagnato da una miniserie pubblicata su YouTube dal titolo “Capri – Rendez Vous”, diretta dal videomaker di tutti i suoi video ossia Francesco Lettieri.

Liberato, quindi, non si è dimenticato di noi né di voi proponendo non uno ma ben due progetti strepitosi: da un lato il primo album e dall’altro la miniserie ambientata a Capri.

Il primo disco di Liberato contiene tutti i singoli che lo hanno consacrato nuovo fenomeno della musica italiana/napoletana ossia “Nove maggio”, “Je te voglio bene assaje”, “Tu t’e scurdat’ e me”, “Gaiola portafortuna” (quest’ultima, però, inserita in una versione riarrangiata, solo per piano e voce), “Me staje appennenn’ amò” e “Introstreet” con l’aggiunta di altri inediti brani: “Oi Marì”, “Tu me faje ascì pazz”, “Guagliò”, “Nunn’a voglio ‘ncuntrà” e “Niente”. Il disco è una bomba senza se e senza ma perché Liberato ha portato un nuovo genere nella musica italiana: il neomelodico che si mescola con la tecno, con i synth e la electro per un risultato ammaliante.

Seppur nessuno sappia che sembianze abbia e quale sia il suo vero nome, molti credono che non si possa parlare del cantante partenopeo come di un singolo ma bensì di un progetto musicale dal nome Liberato. Le nuove cinque canzoni sono un concentrato di poetica, ritmo e passionalità. Il dialetto napoletano, l’inglese e la lingua italiana si fondono per sposarsi con una musica che non cede mai il passo ai tradizionali arrangiamenti delle ballad ma si fa dramma, enfasi e folklore ad ogni accordo.

Oltre l’album, sono stati rilasciati anche i cinque video ufficiali dei nuovi singoli. Come ci ha già abituato, ogni singolo video si lega all’altro diventando una miniserie dal titolo Capri – Rendez Vous.

La miniserie racconta l’amore tormentato tra un giovane ragazzo napoletano ed un’attrice francese e la sua evoluzione nel corso degli anni fino all’età adulta, senza tralasciare momenti di dialoghi, l’esigenza del pathos e la necessità di sperimentare nuovi modi di narrare diversi dal filmare. Il risultato? La storia non è originale perché ricorda i musicarelli napoletani di Morandi e di Nino D’Angelo, ma la qualità, la fotografia e la voglia di realizzare un progetto di alto livello sono così evidenti che non poteva non esserci dietro un regista come Francesco Lettieri, ancora una volta.

Un ritorno in grande stile quello di Liberato che dal 9 maggio ha sbaragliato la concorrenza entrando in tendenza su YouTube e ottenendo già consensi e milioni di visualizzazioni.

L’appuntamento con Liberato è a Roma il 22 giugno in una località ancora non specificata per un “Roma Liberata” indimenticabile.

Smettetela di giocare a “Indovina chi”, godetevi Liberato! Conta solo questo.

Buon ascolto!

Sandy Sciuto