Cecilia Levy, l’artista svedese che trasforma i libri in oggetti

Ogni libro contiene infinite opportunità e chi crede che sia un oggetto talvolta troppo osannato, sopravvalutato e inutile perché adesso ci sono gli ebook, deve sapere che un libro, nonostante tutto è un’immensa risorsa.

Nei mille modi di poter utilizzare un libro che altro non è che la somma di pagine stampate e rilegate con una copertina plastificata o cartonata, c’è chi ha inventato un modo poetico e allo stesso tempo creativo per dargli una nuova vita.

Un libro, infatti, ha in sé il grande dono dell’immortalità. Seppur riciclato o riutilizzato non perde la sua vera essenza ossia il riuscire a raccontare storie sulle vite degli altri in cui ognuno di noi può riuscire a ritrovarsi.

Cecilia Levy, un’artista svedese, ha fatto dell’oggetto libro la materia prima per le sue creazioni. Cecilia ha ridato nuove forme e dimensioni a carta stampata e a libri antichi.

L’idea da cui parte è semplice: un libro non deve perdere la sua capacità di raccontare storie pur assumendo forme di altri oggetti.

Immaginiamo ci siano criticoni della prima ora che ritengono il libro un oggetto sacro ed intoccabile che, anche se  solo sottolineato, viene considerato come maltrattato. Quindi, figuriamoci se trasformato in oggetti della vita di tutti i giorni! Siamo certi, però, che i veri amanti dei libri capiranno come reinventare un libro in un’opera d’arte possa in realtà avvalorare ancora di più le sue potenzialità. Soprattutto capiranno la fondamentale importanza che ha nella vita di ognuno di noi.

Il lavoro d’artista di Cecilia Levy si svolge in molteplici fasi. Nella prima fase, l’artista nonché ex rilegatrice e graphic designer si occupa di reperire i libri antichi. Provvede, poi, alla scelta del materiale valutando qualità e colore della carta, rilegatura, tipografia, appunti ai margini, increspature, segni lasciati da lettori precedenti e orecchiette per ricordare il segno.

Una volta reperito il materiale, vi è la seconda fase dedicata all’elaborazione. Un progetto creativo che tenga conto del materiale a disposizione ed in cosa questo possa diventare. Stabilita l’idea, forte delle sue capacità, Cecilia Levy inizia la distruzione del libro. A questa segue la lavorazione usando pagine dei libri, pasta di amido di grano e tecnica di cartapesta.

Grazie all’estro e all’ingegno della Levy, libri antichi, magari pure non più considerati, son diventati cucchiaini, foglie, barattoli, scarpe, tazze da caffè, fiori e perfino teiere.

Il lavoro di Cecilia Levy è talmente apprezzato che le sue creazioni sono esposte perfino allo Swedish National Museum. Inoltre, per conoscere direttamente i suoi lavori, Cecilia Levy ha aperto da poco un profilo Instagram. Sfogliando la gallery si può notare come gli oggetti ricavati dai libri abbiano la fragilità della bellezza e siano soprattutto originali.

Sandy Sciuto