Bergamo la città d’Italia con il più alto numero di contagi da coronavirus

Un numero di contagiati undici volte superiore a quello riportato dalle tabelle nazionali, sarebbe la reale casistica di positivi Covid-19, presente sul territorio bergamasco, è quanto dichiarato dal Sindaco Gori.

A Bergamo, i morti per covid-19 sarebbero tre volte di più rispetto al bilancio ufficiale e di conseguenza, facendo un rapporto con la letalità della malattia, i contagiati in città potrebbero essere in realtà almeno 10 mila, quindi un numero undici volte più alto rispetto a quello ufficiale.

È stato il sindaco Giorgio Gori a denunciare che le vittime in città potrebbero essere molte di più rispetto al bilancio ufficiale. “A Bergamo, dall’1 al 24 marzo, i decessi dei residenti sono stati 446: 348 più della media degli ultimi anni (98). I decessi ufficialmente dovuti a Covid19 nel periodo sono 136. Ce ne sono 212 in più”. Lo stesso primo cittadino ha avvertito che con una letalità del virus “all’1,5-2%, i contagiati in città sarebbero tra 17 e 23 mila”.

Questo sarebbe dovuto e spiegato dal fatto che la maggior parte dei positivi è fortunatamente asintomatica.

La stima di Gori si basa su un tasso di letalità molto basso. Ma anche se si prendesse quello calcolato dall’Oms a livello globale, pari al 3,4%, i contagiati bergamaschi sarebbero molti di più rispetto alle tabelle riportate dai tamponi positivi. Con questo tasso di letalità e prendendo come dato di partenza 348 morti che, in base alle stime del sindaco, “sforano” il dato dello scorso anno, avremmo oltre 10 mila contagiati. Undici volte di più rispetto agli 891 casi accertati finora.

Nelle dolorose circostanze del momento che viviamo, le conclusione del sindaco Gori, se da una parte confortano per un tasso di mortalità del virus contenuto nelle statistiche dell’organizzazione mondiale della sanità, da una parte sconfortano, per l’incertezza sulla presenza dei contagiati presenti nel territorio ed a piede libero, che non consentono il contenimento della malattia, e che favoriscono il crescere del numero dei contagi in maniera incontrollabile.

La nota di oggi del governatore Fontana, di allargare il test tampone, anche ai soggetti mono sintomatici, andrebbe a dare visibilità e chiarezza sul  numero reale dei contagiati di tutto il territorio lombardo, al momento, il focolaio più grande di tutta l’Italia.
Alessandra Filippello