Fonte: Vogueindia.com

“Amati per come sei”: il body positivity ci insegna a sentirci bene nel nostro corpo e nei nostri vestiti

Oltre il 70% delle donne europee indossa una taglia superiore alla 44. Il dato è confutato da una realtà di fatto: non tutte le appartenenti al gentil sesso vantano una figura longilinea, e un corpo perfetto, ma non per questo sono meno desiderabili e interessanti.

Qualche chilo in più, la presenza della pancetta, la famigerata pelle a buccia d’arancia, i rotolini sotto l’ombelico, i fianchi larghi, sono solo alcuni degli aspetti con cui le donne si confrontano giorno dopo giorno.

La bellezza a tutti i costi secondo i canoni tradizionali, ha accompagnato per anni il pensiero di uomini e donne.  Oggi questo principio sembra perdere consistenza a favore di un nuovo messaggio quale quello del body positivity, il movimento che sta rivedendo radicalmente il concetto di bellezza, scegliendo di combattere gli stereotipi a colpi di normalità, a partire dalle valutazioni in tema di abbigliamento. 

Sentirsi bene nel proprio corpo e nei propri vestiti

Di donna in donna, anche in Italia, a passare è un pensiero innovativo che abbraccia l’idea di sentirsi bene nel proprio corpo e nei propri vestiti, indipendentemente dalle fattezze e dalle misure, anche nel caso si indossino taglie oversize. Sempre più stilisti e case di moda mixano glamour e praticità, scegliendo di rispondere alle esigenze di tutti con assortimenti dedicati alle taglie comode, di cui sono un’interessante espressione le collezioni donna plus offerte da Ulla Popken.

Niente ci fa sentire meglio dell’indossare un abito che si adatta al nostro corpo. Prima di scegliere una mise è importante pensare alle nostre forme perché l’outfit giusto è quello che ci permette di indossare un abito con disinvoltura. Nella scelta di un capo d’abbigliameto non è importante pensare solo alle mode, ma anche riflettere su quel che ci fa stare bene, che si adatta al nostro stile, a prescindere dalle tendenze del momento.

L’elogio dell’imperfezione che ridefinisce il concetto di ‘normalità’

L’idea di felicità riparte da un concetto che punta dritto ai valori e ci insegna a rivedere i parametri della bellezza, celebrandola in ogni forma, soprattutto quella spiritualeed interiore. È corretto imparare ad amare il nostro corpo a prescindere dalla percezione stereotipata della bellezza, la stessa alla quale le donne hanno sempre guardato sognando ad occhi aperti. Quello di bellezza standard uniformata è un miraggio talvolta irraggiungibile, che ha provocato depressione, e stati d’ansia, influenzando la salute mentale di molte donne. 

Oggi attraverso le informazioni offerte dalla rete, dalle riviste, dai comunicatori di massa, da campagne come Be Real, è più facile trovare il giusto approccio al cambiamento. È determinante guardare il nostro corpo con un atteggiamento diverso, mettendo la salute al di sopra dell’apparenza, ed imparando ad avere fiducia nelle nostre forme.

Grazie alle nuove tendenze ad essere rivisto è il concetto di normalità, che non deve essere legato per forza di cose alla bellezza più classica e uniformata. Dobbiamo imparare ad essere belli e felici nel nostro corpo, apprezzando i nostri difetti, gli stessi che rendono ogni donna unica e riconoscibile, diversa da tutte le altre.

Quando si parla di bellezza è bene pensare piuttosto ad aspetti quali la salute, la sicurezza nelle proprie capacità e virtù, il fascino. Mantenere un peso forma non deve essere visto in termini di bellezza, quanto piuttosto di benessere, come ci ricorda l’Organizzazione mondiale della sanità. Parlare di bellezza è corretto laddove si valutano nel suo insieme salute e benessere psicofisico.  

Accettare il proprio corpo e una nuova idea di bellezza reale

Sempre più donne dello spettacolo, influencer, attori e cantanti invitano ad apprezzare una nuova idea di bellezza, che parte dal saper accettare il proprio corpo, esaltandone le peculiarità e vivendolo con gioia, indipendentemente dai canoni estetici tradizionali.

A fare la differenza è l’idea di puntare tutto su noi stessi, e sui valori che ci rappresentano. La nuova frontiera considera la capacità di volerci bene riscoprendo la bellezza curvy, anche attraverso l’abbigliamento. L’obiettivo è quello di amare il nostro corpo accettandolo in toto, con pregi e difetti, promuovendo la pluralità della bellezza come ci insegnano le appartenenti al Curvy Pride. 

redazione