A Milano l’Electroclassic Summer Night: a tu per tu con Piero Chianura

Il 6 agosto al Castello Sforzesco di Milano si terrà l’Eletroclassic Summer night”, l’anteprima di di “Electroclassic Festival”, rassegna musicale in cui l’elettronica incontra le sonorità degli strumenti tradizionali, in programma a Milano dal 22 al 28 novembre 2020.

L’idea fondante del festival Electroclassic è proporre al pubblico una selezione di progetti di musica dal vivo, la cui caratteristica comune è quella di sfruttare le moderne tecnologie digitali per arricchire le personalità timbriche degli strumenti tradizionali in chiave espansiva e non limitativa. Si tratta cioè di concerti in cui l’elaborazione del suono tramite dispositivi elettronici avviene nel rispetto delle specificità acustiche dello strumento musicale, sia esso un pianoforte, una fisarmonica, uno strumento a fiato, ad arco o a percussione.

“Vi sarà una vera e propria presentazione del Festival Electroclassic che si terrà a novembre con un concerto di Floraleda in collaborazione con Amdeus Arte” ha dichiarato Piero Chianura, creatore della manifestazione.

Floraleda Sacchi si distingue per un originale percorso musicale che unisce arpa acustica con l’elettronica, musica classica, minimale e pop. Dopo aver registrato album per Decca e Deutsche Grammophon, ha fondato la sua etichetta, Amadeus Arte, al fine di intraprendere un percorso musicale più personale e sviluppare una nuova identità artistica.

In occasione della kermesse, Floraleda, pluripremiata e vincitrice di un Latin Grammy, si esibirà con la sua arpa espansa in chiave elettronica proponendo un repertorio di sue composizioni e brani di Olafur Arnalds, Ludovico Einaudi e Jim Perkins.

“Floraleda è un’artista poliedrica – ha commentato Chianura – Quando l’ho conosciuta alla presentazione di un disco per la Universal e ho iniziato a parlarle, ho scoperto che componeva musica propria, che utilizzava l’elettronica, che aveva un’etichetta discografica propria con la quale produceva altri artisti e che organizzava un Festival. È un’artista vulcanica e quando sale sul palco si vede la consapevolezza di chi ha una visione della musica chiara e complessiva”.

Sul fatto che l’electromusic sia un genere ad oggi lontano dalle classifiche musicali, Pietro Chianura ha dichiarato: “Le tendenze musicali che occupano le classifiche sono solo la superficie di un mondo musicale che oggi può essere identificato in tante altre realtà. Ma oltre la superficie vi è una compresenza di generi musicali e di musicisti che io chiamo coda lunga che fanno una marea di musica diversificata e che hanno un pubblico ciascuno limitato ma nel complesso maggiore rispetto a quello della musica che scala le classifiche”.

Ha inoltre aggiunto: “L’Electroclassic Festival si rivolge non tanto agli ascoltatori di musica, ma ai musicisti perché ci sono tanti musicisti che si diplomano e in Italia non trovano spazio all’interno delle orchestre. Così cercano spazio in ambiti più pop. Per questo si sono sviluppati negli ultimi anni l’interesse per i pianisti o per gli strumentisti”.

L’organizzazione dell’evento arriva dopo un periodo di quarantena dovuto al Covid19, ma in merito Piero Chianura ha commentato: “Finora i problemi dovuti al covid19 sono emersi a causa del grande assembramento di pubblico. L’Estate sforzesca sta avendo successo grazie al fatto che è sottocontrollo la pandemia su Milano anche con il rispetto di norme antiCovid19. L’electroclassic Festival che si terrà a novembre nasce con la consapevolezza che si svolgerà in luoghi piccoli dove è possibile puntualmente moltiplicare i posti dove realizzare il festival per un pubblico distanziato e, inevitabilmente, ci serviremo dello streaming. Comunque, la musica dal vivo non può prescindere dalla presenza fisica tra pubblico e musicista”.

Su cosa aspettarsi a novembre dall’Electroclassic Festival, Piero Chianura ha anticipato: “Apriremo una call ossia una selezione di giovani musicisti che usano lo strumento in ottica electroclassic e la presenza di artisti che hanno una loro realtà e che non sono conosciuti come meriterebbero”.

Sandy Sciuto