3 ottobre 2016: “l’Europa inizia a Lampedusa”

Il 3 ottobre di tre anni fa, un’imbarcazione carica di migranti in maggioranza eritrei, affonda a mezzo miglio dalle coste di Lampedusa. Si tratta del naufragio più grave accertato in termini di perdite di vite umane: 368 morti accertati, altri venti presunti, 155 superstiti, di cui 41 bambini. Sono trascorsi tre anni da quel tragico giorno, purtroppo non l’unico verificatosi nel Mediterraneo in questi 3 anni le stragi sono continuate, l’ultima solo il 21 settembre scorso, al largo delle coste egiziane, con un bilancio, ancora provvisorio di circa 300 morti. L’Unhcr prevede che nel 2016 si raggiungerà un numero senza precedenti di migranti annegati nel Mediterraneo: dall’inizio dell’anno le vittime sono già 3.500. Nel 2015, si sono contate 3.771 vittime, il più alto numero fino ad oggi registrato.

La drammaticità dell’evento e le forti emozioni che ha suscitato, ha spinto un gruppo di volontari a creare  una Onlus costituita nel 2014 con lo scopo di istituire il 3 ottobre come data simbolica della “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza”, sia a livello nazionale che Europeo. E’ proprio su proposta del Comitato 3 ottobre, lo scorso 16 marzo il Senato ha approvato in via definitiva la legge che istituisce la Giornata Nazionale in  memoria delle vittime dell’immigrazione da celebrarsi il 3 ottobre, una data dalla forte valenza simbolica, per promuovere e rilanciare l’apertura di corridoi umanitari per accogliere tutti coloro che scappano da guerra, dittatura e miseria, potenziare la ricerca e il soccorso in mare e creare una banca dati europea del Dna per il riconoscimento delle vittime.

La giornata della memoria è sicuramente uno spazio riservato al ricordo e alla commemorazione, di uomini, donne, bambini di cui non sappiamo il nome, di cui non conosciamo il passato, ma di cui sappiamo che hanno trovato la morte in quel viaggio che doveva consegnarli ad un futuro migliore. Questa giornata è, però, anche un momento importante di conoscenza per affrontare e discutere del fenomeno migratorio nei Comuni, nelle comunità locali, in modo capillare su tutto il territorio nazionale e soprattutto nelle scuole per diffondere la cultura dell’accoglienza. In occasione della Giornata nazionale delle vittime dell’immigrazione sono stati in tutto il territorio nazionale cerimonie, iniziative e incontri per sensibilizzare l’opinione pubblica alla solidarietà civile nei confronti dei migranti, al rispetto della dignità umana e del valore della vita di ciascun individuo, all’integrazione e all’accoglienza.

Tra tutte le iniziative, la più importante è il progetto promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in collaborazione con il Comitato 3 Ottobre, dal titolo “L’Europa inizia a Lampedusa”. Per quattro giorni, dal 30 settembre ad oggi, oltre 200 studenti da tutta Europa si sono ritrovati sull’isola di Lampedusa per partecipare a workshop, laboratori, incontri ed esperienze sul tema, con testimonianze e dibattiti. Le attività, svolte con il supporto delle associazioni nazionali e internazionali che collaborano con il Comitato 3 Ottobre e con il contributo del “Prix Italia” della Rai, ospite dell’isola negli stessi giorni, è un’occasione di apprendimento formale ed informale per gli studenti che si concludere oggi 3 ottobre con le celebrazioni per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, presenziata dal Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone.

Nel corso della Giornata nazionale sarà siglato un accordo tra il Miur, il Comune di Lampedusa e Linosa e il Comitato 3 Ottobre, per istituire la “sezione giovani” del Museo della Fiducia e del Dialogo che ha sede nell’isola, con l’intento di raccogliere da tutta Europa pensieri, testimonianze e opere creative su questi temi, che interpretino l’idea di solidarietà e di incontro tra i popoli, fondati sulla reciproca fiducia. Gli eventi a Lampedusa potranno essere seguiti in diretta social attraverso il profilo Twitter @EuropaLampedusa e sul canale Facebook .