Zen – La stella polare nel cielo meridionale

Poter vedere la stella polare nel cielo meridionale” recita per intero l’insegnamento. Ovvero essere in grado di vedere il simbolo più comune dell’emisfero Nord, pur essendo nell’emisfero Sud.

“Sì ma che significa?”

È un adagio che fa parte della filosofia del Buddhismo Zen, rappresenta la capacità dell’uomo di poter comprendere il tutto attraverso la meditazione, significa che da qualunque punto si guardi, verso qualunque punto si guardi, è possibile vedere l’intero Universo.
Lo Zen è un tipo di Buddhismo fortemente incentrato sulla meditazione e se qualcuno sta pensando “bella scoperta!”, rispondo subito che sono rimasto sconvolto anch’io di quanti tipi di Buddhismo ci sono e quanto siano differenti fra loro, perché non tutti sono incentrati sulla meditazione e la stessa viene praticata in svariati modi!

Questa disciplina deve le sue origini al maestro Bodhidharma, con lui lascerà l’India (sua terra d’origine), per approdare in Cina e successivamente radicarsi in Giappone. Nasce dalla filosofia del Buddhismo Chan, con il quale ancora oggi ha molto in comune ed è interessante come metta da parte lo studio dei Sutra a vantaggio di una trasmissione di lignaggio che, non viene insegnato verbalmente, ma viene trasmesso “da mente a mente” dal maestro all’allievo che, per intuizione, giunge ad una profonda illuminazione.

Meditation for meditation sake” avrebbe detto Oscar Wilde, ovvero la meditazione fine a se stessa, un’espansione del concetto cuore-mente che porta il nostro microcosmo ad essere il nostro macrocosmo, perché se è vero che in un atomo può essere racchiuso tutto l’Universo, allora comprendendo a pieno noi stessi comprenderemo meglio il tutto, dovendo smettere quindo di cercare le risposte al di fuori di noi, ma dentro di noi.

Ora non so quanti di voi possano ritrovarcisi, ma personalmente non mi dispiace!