Wrongonyou alla Santeria Toscana di Milano: il 13 febbraio con Milano parla piano

Wrongonyou, alias Marco Zitelli, giovanissimo cantautore dal sound tipicamente americano e nord europeo, fa tappa alla Santeria Toscana 31 di Milano il 13 Febbraio, con l’Atlante Tour: porterà sul palco il nuovo album “Milano parla piano – uscito lo scorso 18 ottobre per Carosello Records . Una nuova sfida per l’artista, che si cimenta per la prima volta con la lingua italiana, dopo aver ottenuto ottimi riscontri di critica e pubblico con il suo precedente album e i suoi classici in inglese KillerThe LakeI don’t want to get downProve it.

Grande successo anche per Milano parla piano, un disco che traspone in italiano il timbro, la freschezza e l’energia di Wrongonyou. Poetica del quotidiano, grande musicalità e ritmo si uniscono in questo nuovo album frutto di un lavoro di oltre un anno che ha portato Wrongonyou a scrivere i suoi pezzi da solo o collaborando con alcuni dei più affermati autori (A. Raina, Zibba tra gli altri) e produttori italiani (Dardust, Katoo, Antonio Filippelli, Fausto Cogliati) senza perdere la cifra stilistica.

Il brano Milano parla piano offre un’idea chiara dello stile dell’ omonimo album: la vita intima e la dimensione spensierata o afflitta di ogni giorno, all’ombra della città, lì dove esse parla meno forte. Un cambio lingua che non snatura la musica di Wrongonyou, ma che anzi lo porta a un nuovo livello, introducendo nella voce sonorità elettroniche su testi in italiano. Di certo un importante novità per l’indie italiano.L'immagine può contenere: una o più persone e testo

Il concerto organizzato da Humble Agency sarà ospitato dalla Santeria Toscana di Milano, uno spazio culturale e musicale (oltre che coktail bar) che dal 2011 offre un’ampia panoramica di avvenimenti culturali ad un pubblico eterogeneo. L’Atlante tour iniziato a Bologna al Lokomotiv (20 novembre 2019), si concluderà al Largo Venue di Roma il 29 febbraio 2020.

 Woy (Wrongonyou), è per il cantautore Marco Zitelli “una ricerca personale verso l’assoluta libertà di poter suonare e scrivere qualsiasi cosa”.

Francesco Bellia