Whatsapp e Facebook: ecco cosa sapere sulla nuova privacy

Sono passati 2 anni ormai dalla transazione che è costata ben 19 miliardi di dollari al caro Zuckerberg concedendogli la possibilità di papparsi il famoso colosso della messaggistica in aggiunta al lusso di entrare nella storia come la più ricca acquisizione di una startup mai avvenuta nella Silicon Valley. Ovviamente stiamo parlando di Whatsapp.

Ma cosa è cambiato in 4 anni? Apparentemente nulla o meglio le intenzioni erano quelle tanto che all’epoca dei fatti il co-fondatore dell’app, Jan Koum, in una nota dichiarò: “Non conosciamo il tuo compleanno, né il tuo indirizzo di casa, nessuno dei dati che scambiano i nostri iscritti vengono salvati e memorizzati dall’azienda e non abbiamo intenzione di cambiare una politica del genere”. Sante parole, direste voi. Ebbene sì ma tra il dire e il fare…insomma diciamo che non sempre le cose vanno come vorremmo tanto da spingere le due app ad avvicinarsi più di quanto non fosse già avvenuto.

Sicuramente in questi giorni, accedendo al servizio, sarete incappati quasi tutti nell’avviso che segue: A WhatsApp stiamo aggiornando i nostri termini e la nostra informativa sulla privacy per riflettere le nuove chiamate come le chiamate Whatsapp. Leggi i termini e l’informativa sulla privacy per saperne di più sulle opzioni a tua disposizione. Per continuare ad usare WhatsApp, accetta gentilmente i Termini e l’informativa sulla privacy entro Domenica 25 Settembre. In poche parole si tratta della nuova privacy policy dell’app che ha scatenato un vero e proprio polverone tra gli utenti del servizio, ma cerchiamo di riassumere brevemente cosa accadrà nei prossimi giorni.

Il punto che ha fatto più discutere è senza dubbio la possibilità di condivisione di alcuni elementi del nostro account con la piattaforma Facebook che vedrà principalmente WhatsApp inviare dati a quest’ultima che includeranno, tra le altre cose, il numero di telefono utilizzato per la registrazione. Le informazioni non saranno ovviamente rese pubbliche, ma rimarranno a discrezione del gruppo guidato da Mark Zuckerberg. Ma perché questo cambio di rotta? Senza ombra di dubbio, collegando i profili Facebook degli utenti con i loro numeri di telefono, il famoso Social Network sarà in grado di ottimizzare quello di cui si occupa da anni ormai e cioè maggior interconnessione tra i suoi membri.

Cosa succede per chi non è d’accordo? Niente paura, prima di dare il proprio assenso a Whatsapp si può togliere la spunta alla voce relativa alla condivisione dati con Facebook che si trova in coda al contratto di utilizzo aggiornato. Si specifica, comunque, che le chat e il numero di telefono non verranno condivisi su Facebook a prescindere da questa impostazione. Nell’eventualità che l’utente decida di cambiare idea, avrà 30 giorni di tempo per modificare le impostazioni condivisione dati con Facebook. Basterà andare su Whatsapp > “Impostazioni” > “Account” > “Condividi info account” e togliere la spunta nella casella “Condividi info account”. Precisiamo che chi non ha un account Facebook, non corre nessun rischio di condividere i propri dati e potrà tranquillamente usufruire del servizio di messaggistica in quanto, seppur in minima parte, resta comunque a sé stante.

Ovviamente Whatsapp specifica che la modifica non aprirà in alcun modo la strada alla ricezione di messaggi contenenti annunci pubblicitari o banner e che le eventuali informazioni condivise con i terzi riguardano notifiche che potrebbero essere utili agli utenti, come ad esempio lo stato di un volo in programma, di ordini e transazioni, consegne, spedizioni ecc. Non è da sottovalutare però il peso dei big data, grazie ai quali, Facebook sa tutto sui nostri hobby, tendenze e passioni e che potrebbero riguardare non solo oggetti già acquistati o prestazioni effettuate, ma anche specifiche promozioni per l’utenza. In ogni caso Whatsapp ci rassicura: “Non vogliamo che l’utente abbia un’esperienza simile allo spam; come per tutti i messaggi potrà gestire queste comunicazioni e noi rispetteremo le sue scelte”. Stesso discorso vale per testi, foto, video e file audio scambiati tra gli utenti che resteranno privati e non potranno essere letti né da Whatsapp né da terzi in quanto protetti dalla crittografia end-to-end.

Concludendo pare proprio che Whatsapp stia diventando molto di più di una normale app per la messaggistica, tocca solo agli utenti decidere se starci o meno.

 

Erminia Lorito