Vi spieghiamo perché “Supereroe” di Emis Killa è uno degli album più interessanti del 2018

Fa rap dall’età di sedici anni ed è diventato famoso con “Maracanà”, ma oggi Emis Killa che di anni ne ha ventotto ed è padre dallo scorso agosto è primo in classifica con “Supereroe”, un album rap tra i migliori del 2018.

Uscito il 12 ottobre 2018, il nuovo progetto discografico arriva “dopo Terza stagione che era un disco cupo”. “Abbiamo cercato un’altra direzione e abbiamo lavorato a pezzi con autori per la prima volta, però non ero convinto e tutto suonava un po’ annacquato” – ha dichiarato Emis Killa – “Questo disco è venuto più positivo e spontaneo, con sonorità solari. Non sono capace di fare le cose a tavolino o programmate, faccio quello che mi sento”.

“Supereroe” è il disco della maturità del rapper italiano e si sente traccia dopo traccia quanto negli anni Emis Killa sia migliorato. Non è solo una questione di rap, ma soprattutto di contenuti e di cifra stilistica che adesso è lineare, concreta e senza fronzoli. Il disco si presenta come un progetto ben pensato con brani qualitativamente molto apprezzabili, collaborazioni che provano la stima ed il rispetto nell’ambiente musicale del rapper e come Emis Killa ha imparato la libertà di raccontarsi ed esprimersi, anche a costo di apparire troppo duro. La scelta del titolo e della copertina è stata fortemente voluta da Killa che ha precisato: “L’idea mi è venuta in seguito a un programma in televisione con Niccolò Agliardi. Raccontavamo storie, a me ne è capitata una di un soldato che ha salvato delle vite e sentivo i suoi figli che ne parlavano come un eroe. Ho riflettuto e anche io l’ho visto come un eroe. Sono tanti gli eroi intorno a noi: i pompieri, i genitori che si spaccano la schiena per far crescere i figli come mia mamma, gli infermieri…sono tutti eroi. Il supereroe non è uno spaccone, è l’eroe di una storia vera che nella vita ha anche perso, che ha limiti. Io ad esempio mi sento bravissimo ad ascoltare gli altri e tirarli su di morale, ma con me questo potere non funziona. Molti mi scrivono su Instagram per ringraziarmi dell’aiuto che una certa canzone gli ha offerto in un momento difficile: forse perché dico la verità”.

Le tredici tracce dell’album sono state definite dallo stesso Killa “mitologia greca”: “È un’autocelebrazione rap. Ho nomi forti tra le collaborazioni: 6ix9ine è uno dei tre nomi più forti nel rap mondiale, è un personaggio controverso ed è molto noto in Italia; non è costato un euro, è arrivata una richiesta da loro e da PashaPg, terza voce del feat. Alla fine di ‘Dope 2’ esistono due versioni: la loro e quella nel mio disco, che è anche la più bella!”

Ma non solo 6ix9ine, nel disco ci sono pure Gue Pequeno in “Adios”, Capo Plaza in “Cocaina”, Vegas Jones e Gemitaiz in “Claro” e Carl Brave in “Senza cuore & senza nome”.

Sul brano “Cocaina”, Emis Killa ha dichiarato: “Parlo di droga per incuriosire i giovani attratti dalle cose pericolose, come ero io, ma non invito a usarla: ne parlo perché esiste, e a me piace dire le cose senza filtri, non come la musica italiana, che pare una versione patinata della musica vera” e, parlando di Capo Plaza, ha detto: “Lui è molto strong, mi sono affezionato alla sua musica. Cocaina è una metafora, è marketing. È un pezzo perfetto per la nuova generazione, è tra i più forti del disco. Gli altri sono Dope 2 e Claro perché ci sono i featuring e funzionano in rete”. Di Carl Brave, presente in “Senza cuore & senza nome” ha sottolineato: “Carl mi piace per la sua capacità di cogliere il dettaglio, ‘Polaroid’ mi ha flashato: abbiamo lavorato per immagini, come fa lui, fondendo i nostri stili”.

L’album contiene anche i singoli estratti “Rollercoaster” e “Fuoco e benzina” che si son posizionati da subito ai vertici delle classifiche facendo ballare e cantare milioni di fan.

Le canzoni migliori dell’album, però, sono “Quella foto di noi due” dedicata alla storia d’amore con la madre di sua figlia, “Come fossimo cowboy”, “Supereroe” e “Donald Trump”. In quest’ultima Emis Killa è schietto e affronta il problema delle radio che snobbano il rap o i suoi precedenti album non passandolo. A tal proposito, il rapper ha affermato: “L’ostracismo che ho da certe radio fa nascere pezzi come Donald Trump, siamo gli immigrati della musica per le radio. Il muro deve scavalcarlo chi lavora in radio. Noi abbiamo fatto tutto. Noi non dobbiamo fare niente. Quando condanno il sistema radiofonico non lo schifo. Rispetto chi ci lavora. Ma credo ci sia un divario tra quello che programmano e il gusto del popolo. Spero capiscano che non è un genere futile e superfluo ma comunicativo ed empatico”.

“Supereroe” non è solo un album ma è parte di un progetto più grande che include un fumetto che è già dentro il disco ed un corto cioè una puntata zero che racconta “un eroe di una storia vera” e in cui recita Emis Killa con Giacomo Ferrara, Spadino di Suburra la serie per intenderci.

Il tour partirà da dicembre 2018 e toccherà Milano, Roma, Firenze, Bologna e Torino e Emis Killa ha già anticipato: “Sarà uno show minimale. Non mi interessano le sovrastrutture, anche se si studierà una scenografia bella: la gente deve vedere quello che faccio dal vivo, nel rap sei tu che devi catalizzare l’attenzione, se il pubblico si distrae è colpa tua”.

Un progetto pazzesco, tredici canzoni da supereroe del rap e un incredibile capacità di far appassionare di sé. Emis Killa è la bomba esplosa del rap e, usando le sue parole, “fatevi un giro ad un suo live!”

Buon ascolto!

Sandy Sciuto