Vacanze e alberghi, l’estate 2023 non è a rischio nonostante il maltempo

Non solo maltempo in tutta Italia e primavera assente.

Il maggio 2023 sarà ricordato soprattutto per l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, provocando enormi danni umani, sociali, economici e strutturali.

E tutta la Penisola, con incidenza maggiore nei territori coinvolti dal disastro, si trova ora a dover affrontare una nuova incognita, legata alle mancate prenotazioni e cancellazioni alberghiere registrate nelle ultime settimane.

Indotto di grande importanza, con un valore stimato in 26 miliardi di euro, il turismo è stato caratterizzato da un quadrimestre all’insegna di performance eccezionali.

Rispetto all’anno precedente, infatti, i primi quattro mesi del 2023 hanno fatto registrare rispettivamente un +25%, +30%, +35% e +15% ad aprile. Nel complesso, il comparto è stato protagonista di maggiori richieste da parte dei turisti (+36,8%), più prenotazioni confermate (+36,3%) e ricavi pari al +41,3%.

È quanto emerge dall’Osservatorio Mr PRENO – il Sistema Professionale di Vendita Camere – che monitora e raccoglie i dati di oltre 1000 strutture ricettive presenti su tutto il territorio nazionale. 

A spegnere l’entusiasmo del settore alberghiero, con la stagione estiva alle porte, è stato il fattore climatico avverso.

Sin dai primissimi giorni di maggio – spiega Marco Baroni, Founder di TITANKA! e creatore del CRM Mr PRENO – riceviamo telefonate, mail e messaggi di albergatori in tutta Italia, comprensibilmente preoccupati per le tantissime cancellazioni di prenotazioni già confermate per l’imminente stagione estiva. I dati evidenziati dal nostro Osservatorio Mr PRENO sono molto chiari: ogni indicatore di performance – come preventivi, conferme e ricavi – sottolinea il trend negativo. Se ci concentriamo sul volume di richieste di soggiorno, il segno meno raggiunge addirittura la doppia cifra. Per il nostro turismo si tratta di una nuova e brutta esperienza, una doccia fredda alla quale non siamo abituati e comparabile, per impatto specifico, ai mesi di pandemia”.

Soltanto in Emilia Romagna, numeri alla mano il distretto turistico più importante d’Italia, nelle sole 3 giornate centrali dell’alluvione l’Osservatorio ha rilevato disdette per oltre un milione di euro nelle singole province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, relative a 842 prenotazioni cancellate per il mese di maggio e per il ponte del 2 giugno.

Nonostante arrivino ogni giorno richieste di rimborso e di annullamento, la situazione meteorologica si assesterà presto alle medie stagionali, influendo positivamente sul desiderio dei turisti di confermare le proprie vacanze estive.  A essere in dubbio non sono le prenotazioni, ma le tempistiche. Al momento attuale, secondo i nostri dati, i turisti si stanno informando senza fare richiesta o in quantità ampiamente inferiori rispetto alla solita media stagionale. Questo significa che stiamo attraversando una fase di stallo momentanea ma che, in quanto tale, a breve ripartirà e lo farà in modo verticale, dirompente e per nulla graduale. Sebbene più complessa da gestire rispetto al passato, la stagione estiva 2023 non sarà compromessa. Il ritorno alla normalità turistica, insomma, è solo questione di tempo”, conclude Marco Baroni, a capo dell’Osservatorio Mr PRENO e di TITANKA! Spa.

redazione