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Una mamma ed i suoi due bambini sepolti dalle macerie di un cornicione a Varese

Tanta fatica per arrivare in Italia, ma una volta superati i mille ostacoli, il sogno di una vita diversa, di un lavoro con cui potere sfamare la propria famiglia, avere una casa, dormire abbracciati ai propri figli con più serenità nel cuore. Ma non è sempre così,le cose facili non sono per tutti, Noureddine Hannach, marito della donna e padre dei due bambini che hanno perso la vita nel crollo del cornicione di una ex fabbrica mentre passeggiavano lungo il marciapiede ad Albizzate, ha perso la sua serenità in Italia per sempre. Morire sotto un cornicione nel 2020 è impensabile, trovare i propri bambini e la loro madre sepolti dalle macerie sulla strada, dove pochi minuti prima passeggiavano sognando un bel gelato premio per essere stati buoni, stringendo le loro manine, fiduciosi, a quelli della loro mamma. “Quando sono arrivato sul posto, ho trovato i miei figli e mia moglie sotto le macerie; mi sono sdraiato a terra. Non ho parole, non lo dimenticherò mai”, ha aggiunto Hannach. “Mi sento male. Perdere due bambini e la moglie in un colpo, sarà difficile. Non ho dormito. Ho visto un macello: elicotteri, carabinieri, ambulanza”, aveva raccontato in un’intervista alla trasmissione Centocittà su Rai Radio1. “Eravamo sposati dal 2007, sono in Italia da vent’anni, mia moglie dal 2009. I miei figli sono nati qui. Il grande è nato a Bari, gli altri due che sono morti a Gallarate”, aveva aggiunto, per poi parlare del figlio maggiore di 9 anni, che si è salvato: “E’ a casa di un’amica. Per il momento lui dice che sta bene, però vediamo. Ha visto tutto”. Hanno visto anche troppo, sia il fratellino superstite ed il padre, che ha trovato la sua famiglia sepolta dalle macerie di un cornicione che non doveva causare la morte a nessuno.

Alessandra Filippello