Continua il nostro impegno nel raccontarvi le iniziative a tutela dei lavoratori del mondo dello spettacolo e della musica dal vivo. Questo settore come ormai ben sappiamo è stato uno dei più colpiti dalla pandemia. L’aspetto principale di un concerto è quello di mettere insieme tantissime persone, accomunate dalla passione per lo stesso artista o genere musicale. Tutto ciò è ovviamente contrastante con la fondamentale regola che vieta gli assembramenti per evitare la diffusione del virus.
L’ultima iniziativa è quella di L’Ultimo Concerto? che ha preso avvio il 28 gennaio con un simbolico grido di aiuto sui social (di cui vi avevamo raccontato nel dettaglio qui). I principali locali e sale da concerto della penisola hanno condiviso su Facebook e Instagram un’immagine con un grande punto di domanda e la data ipotetica dell’ultimo concerto. Molte di queste realtà rischiano infatti di andare incontro a una definitiva chiusura se non si interviene repentinamente. Pochi giorni fa, sulla pagina ufficiale di L’Ultimo Concerto? è stata pubblicata la notizia che più di 130 sale da concerto italiane hanno organizzato un evento streaming. Scopriamo di cosa si trattata.
Un Ultimo Concerto streaming
Il 27 febbraio 2021 è un anno esatto da quando si è iniziato a chiudere i locali per l’emergenza sanitaria. Questa data è stata scelta per il forte valore simbolico: è ufficialmente un anno che la musica non riecheggia negli amplificatori di più di 130 locali nazionali. Il silenzio non può e non deve durare per sempre. Ecco perché proprio il 27 febbraio alle 21 in punto sul sito ufficiale di Ultimo Concerto? verranno trasmesse esibizioni in streaming dai principali locali italiani. L’iniziativa è stata promossa da KeepOn Live, Arci e Assomusica, con la collaborazione di Live DMA.
Gli artisti e i locali che hanno aderito
Stando comodamente seduti sul nostro divano, basterà collegarsi al sito per poter godere di uno spettacolo senza precedenti completamente gratuito. L’elenco degli artisti e dei locali che aderiscono è davvero lungo, qui ve ne riportiamo solo alcuni: Bobo Rondelli dal Bordelina di Pisa, Brunori Sas, Naip e Cimini dal Mood Social Club di Rende (CS), Colapesce & Dimartino dai Magazzini Generali di Milano, Cosmo dal Fabrique di Milano, Diodato dal Live Club di Trezzo sull’Adda, Elio e le storie tese dal Campus di Parma, I pinguini tattici nucleari e Cara Calma dallo Spazio Polaresco di Bergamo, i Subsonica dall’Hiroshima Mon Amour di Torino.
Insomma, ce ne è davvero per tutti i gusti. Non sarà come partecipare a un concerto vero e proprio, ma di questi tempi direi che non possiamo lamentarci. Potremmo “tornare” (anche se solo virtualmente) nei locali che animavano le nostre serate prima che la pandemia abbassasse il volume della musica dal vivo. Bisogna inoltre sottolineare l’importanza del fatto che gli artisti non si sono tirati indietro davanti alla richiesta di esibirsi per questa nobile causa. I live club e le sale da concerto sono i luoghi dove molti hanno mosso i primi passi e ora che sono diventati artisti affermati non dimenticano chi c’è stato sin dall’inizio. È un po’ un modo di dire grazie e sostenere chi ha creduto in loro sin dal primo momento.
Sicuramente l’evento sarà un successo; la speranza è che però il 27 febbraio 2021 non diventi la data ufficiale dell’ultimo concerto (per di più in streaming) di moltissimi locali italiani. È il momento di fare qualcosa, non c’è più tempo da perdere. Questo settore ha bisogno di risposte ora, per poter un domani alzare di nuovo il volume.