Tutto quello che volevi sapere sulla pizza gourmet di Cracco

Cracco stavolta l’ha fatta grossa; con un’impasto scuro, l’origano al posto del basilico e la bufala cruda. Di cosa parliamo? Della sua Pizza Gourmet naturalmente.

Eh no nemmeno noi di Socialup! potevamo esimerci dal raccontare la triste storia della pizza dello chef pluri-stellato Carlo Cracco. A Febbraio 2018 è stato inaugurato il suo nuovo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, dal nome “Cracco”. Il locale occupa oltre mille metri quadrati disposti su cinque piani, in cui si può trovare un’enoteca, il bar e caffè bistrot, la sala, la cucina e lo spazio dedicato agli eventi. La cucina dello chef di Masterchef è diventata celebre sia grazie alla sua lunga carriera celebrata dalle stelle Michelin che dalla trasmissione di Sky; così nessuno si sarebbe mai aspettato dal suo ristorante che lo Chef famoso per il suo ingrediente culto, l’uovo, potesse mai decidere di inserire una pizza in menù.

La sua rivisitazione della classica Margherita ha destato una spaccatura epocale tra il popolo del vecchio stivale tra chi lo apprezza e chi lo condanna.

Ma quali sono gli ingredienti della pizza Gourmet d Cracco?

Innanzitutto le pizze sono due: la pizza Margherita e la versione con le verdure di stagione. L’impasto viene preparato da Marco Predon, pasticcere e panettiere collaboratore di Cracco, con farina Petra numero 3, farina di mais e semi di girasole, lievito madre vecchio di 85 anni e un riposo di 36 ore. A questo impasto per la pizza alle verdure viene aggiunto anche del farro monococco e segale. Le pizze vengono condite poi con una salsa al pomodoro, pomodorini freschi, mozzarella di bufala e semi di basilico. I contorni irregolari e spessi, i cereali in superficie ed il taglio irregolare delle verdure donano alla pizza un’aria casereccia, che un po’ stride con il prezzo proposto: 16 euro.

La distanza epocale tra la pizza napoletana e questa proposta gourmet ed il prezzo hanno scatenato i commenti più disparati in rete, facendo balzare la notorietà di questa pizza in pochi giorni.

A fomentare ulteriormente questo #pizzagate c’è la presunta modifica della ricetta in seguito alle ferventi critiche online. Sembra infatti che dal lancio ad oggi la pizza dello chef stellato sia cambiata molto: la bufala non appare aggiunta a crudo, il basilico ora è in foglie e l’impasto meno irregolare e grumoso.

Tra le tante critiche mosse alla pizza gourmet ci sono anche tantissimi clienti che su TripAdvisor la definiscono un rivisitazione gustosa e la paragonano al gesto della scarpetta fatta alla fine di un piatto di pasta al pomodoro. Lo stesso Gino Sorbillo, il celebre pizzaiolo napoletano ha affermato in un’intervista su La Nazione che la pizza di Cracco è “l’espressione di uno chef stellato che ha fatto un percorso ricco e con una sua identità”.

Certo che se il prezzo medio di una buona pizza a Milano si aggira tra i 10-12 euro, i 16 euro della pizza gourmet dello chef non ci stupiscono più di tanto. Lo fanno invece i 7 euro per una bottiglia d’acqua da 75 cl  o i 9 euro per una birra Moretti da 33 cl.

Aurora Erbì