Carlo Cracco in Galleria

Tempo fa vi avevamo parlato di Carlo Cracco e di come aggettivi dispregiativi tra i quali ”bollito”, e affermazioni negative come ”buono solo per la tv”, fossero completamente errate. E quello che sta accadendo in questi giorni lo dimostra. Lo chef veneto, infatti con l’apertura del ristorante OVO in Russia, stava solo scaldando i motori, pronto per una lunga corsa di almeno 18 anni.

Diciotto sono gli anni di concessione che lo chef ha ottenuto per alcuni spazi nella  Galleria Vittorio Emanuele II a Milano ( spazi comunali, offerti previo evidenza pubblica). Si tratta di oltre 1.100 mq di superficie [5 piani precisamente] messi al bando il 18 marzo 2015 dall’Amministrazione Comunale capeggiata da Giuliano Pisapia per assegnare il lotto nella storica galleria meneghina. Cracco fu l’unico partecipante al bando, e presentò un progetto giudicato dalla Commissione “di altissima qualità, articolato su diverse funzioni e con attenzione al prestigio e al recupero della Galleria“ il tutto nel rispetto della dimensione storica della Galleria ideata e progettata dall’architetto Giuseppe Mengoni (tutti gli interventi saranno  infatti a carico del destinatario e sottoposti al vaglio del Comune e della Soprintendenza).

Il tutto alla modica cifra di 1 milione cento mila euro di affitto annuale.

Poche settimane fa sono spuntate i vessilli cracchiani che hanno sostituito quelli del noto brand Mercedes.
Al momento si trova l’insegna ”Ristorante carlo cracco next opening 2017” , poi per il resto tende chiuse e lavori in gran segreto. Ma qualche anticipazione sembra già esserci, infatti, a meno di sorprese e basandosi sul progetto, sappiamo che l’attività di ristorazione si snoderà su tutti i piani affittati.

Il progetto prevede un caffè bistrot al piano terra, aperto 7 giorni su 7, dalla colazione al dopocena e un ristorante gourmet al primo piano aperto tutti i giorni a pranzo e a cena. Il secondo invece sarà uno spazio dedicato interamente all’esposizione di mostre, eventi e concerti. 

Lo chef quindi lascerà la sede storica del ristorante Cracco in Via Victor Hugo, infatti come affermato alle colonne de il Gambero Rosso «Il passaggio in Galleria lo sentivo necessario. Volevo un posto molto più grande, importante e l’ho trovato lì : per lavorare divertendomi di più, nelle varie situazioni che offrirà».

Quanto al menù, MilanoToday riporta le parole dello chef rilasciate durante un evento della MSC crociere «Non ci saranno effetti speciali. Io amo la tradizione. Se Milano fosse un piatto sarebbe il risotto alla milanese, un piatto completo proprio come la città».
Adesso non ci resta che aspettare. Stay tuned!

Umberto Palazzo