“Hai mai avuto di fronte a te sei peni o sei vagine?” Naked Attraction approda anche in Italia!

Scegliere un partner è molto difficile, ai tempi dei primati si utilizzavano come sensori per individuare quello con la migliore sinergia, gli odori, annusando, per esempio le parti intime di ciascuno, con l’evoluzione la tecnica si è raffinata aggiungendo la parte visiva, i caratteri di ciascun individuo hanno il potere di infiammare i sensi e determinare la scelta. Tuttavia, con l’evoluzione entra in gioco anche la mistificazione, spesso si crede di uscire con una persona poi al mattino nel letto se ne ritrova un’altra, potere del trucco, degli indumenti che allargano o restringono. insomma era meglio ai tempi dell’olfatto, forse la chimica era più veritiera. Una nuova tecnica per individuare quello/a giusta potrebbe essere osservare come prima cosa esclusivamente le parti intime. Sulla scia del rinomato show inglese Naked attraction, anche in Italia dal 16 giugno sul canale Dplay plus, uomini donne, transessuali, omosessuali e qualunque cosa si voglia , potranno scegliere il proprio partner da una prima osservazione di 6 peni o 6 vagine. Obbligatoriamente il primo impatto visivo deve riguardare soltanto le parti intime e niente altro.  Niente interazione, niente scene porno, niente sesso esplicito. Alcuni diranno, e hanno detto, che è una trasmissione superficiale, che è una scemenza, che è una roba da guardoni, il punto più alto della decadenza dei costumi, è il trionfo della pornografia. Invece, Naked Attraction (che in UK è alla sesta stagione sul canale pubblico Channel 4, sempre il più audace, e ha fatto il 10% di share) è la trasmissione che fa bene a tutti, e che tutti tutti dovremmo guardare. Dietro il cazzeggio e la semplicità del plot, e il fatto che ok magari è davvero una trasmissione da guardoni e che certamente segue la scia del porno amatoriale con persone vere, è comunque uno show educativo e inclusivo. Magari guardalo da solo, con gli amici o con il moroso, ma non con mamma e papà perché potreste essere turbati, tu e loro, dallo scoprire le preferenze sessuali dell’altro.  Si svolge più o meno così: il concorrente (femmina, maschio, transessuale, gender fluid, bisessuale, gay, etero, insomma la qualunque) sceglie con chi avere un appuntamento romantico tra 6 pretendenti (femmina, maschio, transessuale, gender fluid, bisessuale, gay, etero, insomma la qualunque, ma scelti tenendo conto delle indicazioni del concorrente). Questi 6 pretendenti sono muti, completamente nudi, inseriti in cubicoli colorati. Appena il gioco inizia, la tenda che copre i genitali si alza, petto e faccia rimangono coperti:  “Ti sei mai trovata di fronte a sei peni?”, è la domanda tipica della conduttrice bisessuale Anna Richardson.

Il concorrente si avvicina ai cubicoli per “vedere meglio” e commenta con la Richardson peni e vagine e fa la sua scelta eliminando gradualmente i concorrenti, che poi svelano l’intero corpo e il viso. Il tutto viene inframmezzato da grafiche educative su questo o quell’altro fatto sul sesso (i peli, gli ormoni, eccetera). Si arriva con i due ultimi pretendenti, nudi, ormai fuori dal cubicolo, di fronte al concorrente, questa volta anche lui nudo, che fa la scelta finale. Baci e abbracci, i due si vedranno vestiti a un primo appuntamento e dopo qualche settimana racconteranno com’è andata, se si sono trovati bene, se il corpo ha avuto ragione oppure no.forse i pretendenti saranno esibizionisti (non ricevono compenso per apparire nudi), ma in fondo che male fanno?  E del resto anche il tantra ci insegna che esistono tre tipologie di peni e di vagine, e che solo gli incastri magici tra quel pene e quella vagina, producono il sesso migliore. Ora non dico di riempire tinder di foto di peni e vagine (come se non succedesse già!), ma una via di mezzo ci sarà, forse. In fondo, come dice una concorrente: “Siamo tutti nudi e nessuno è perfetto. Tanto vale accettare godersi la vita”.

redazione