Chi è Sonia Bergamasco, madrina del Festival di Venezia 73

Attrice poliedrica, donna elegante e dal fascino acqua e sapone; la sua carriera l’ha portata a calcare palcoscenici di teatro importanti, così come ad essere la protagonista di noti film che spaziano dalla commedia al dramma, passando poi per la musica e per finire la poesia. Stiamo parlando di Sonia Bergamasco, che dal 31 agosto al 10 settembre sarà la madrina della 73esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. In attesa di vederla calcare la Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido in occasione della cerimonia di apertura e di chiusura della kermesse, ecco dieci curiosità che forse non sapete della donna che ha ammaliato pubblico e critica.

Classe 1966, meneghina doc, Sonia si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio Giuseppe Verdi e in recitazione presso la Scuola del Piccolo. Ha debuttato in teatro nell’Arlecchino servitore di due padroni di Giorgio Strehler, la sua carriera l’ha portata a lavorare con registi del calibro di Carmelo Bene, Massimo Castri e Glauco Mauri. Nel 2015 è stata regista e interprete dell’adattamento teatrale del capolavoro di Irène Némirovsky, Il ballo, che ha portato sul palcoscenico del Franco Parenti.

È galeotto fu teatro, sul set di Elettra, luogo in cui ha conosciuto l’uomo della sua vita, Fabrizio Gifuni: “Con Fabrizio, abbiamo recitato per molti anni in teatro – ha raccontato l’attrice – Poi siamo complici, ci consigliamo sui vari progetti che capitano e discutiamo come una qualsiasi coppia“. Nel 2000 i due si sono sposati e dal matrimonio sono nate Valeria e Maria, di 12 e 10 anni: “Non sento di essere speciale, sono come tanti milioni di donne nel mondo che riescono a fare miracoli. Ho solo la fortuna di fare, in più, un lavoro che amo e questo mi aiuta, mi dà sempre energie nuove. Un mestiere bello ma che è anche molto difficile e duro. Spesso lo si immagina nel suo lato più frivolo, ma in verità è un lavoro complicato, delicato e faticoso. Dalla mia parte ho proprio che mi piace“.

Il debutto sul grande schermo Sonia lo ebbe con il maestro Giuseppe Bertolucci, “Quegli occhi da elfo, quel Mozart nella voce“ così amava definirla.
“La mia “prima volta” alla Mostra di Venezia è stata con il film L’amore probabilmente di Giuseppe Bertolucci, grande artista con cui ho collaborato anche a progetti teatrali – ha raccontato l’attrice in un’intervista – Ricordo ancora la proiezione in sala, il sentimento di stupore quasi infantile, l’emozione provata in quell’occasione. Sono tornata più volte, negli anni, alla Mostra di Venezia e quello stupore si è sempre rinnovato, con la consapevolezza di condividere un rito contemporaneo di grande forza e di abitare uno spazio di incontro e di confronto artistico fondamentale”.

Ma in cui si fece notare dal grande pubblico è il 2003 che Sonia interpretando la giovane brigatista Giulia in La Meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, ruolo che le varrà il Nastro d’argento 2004 come miglior attrice protagonista.

Sul grande schermo lavorerà anche con Bernardo Bertolucci in Io e te, film liberamente ispirato al romanzo di Niccolò Ammaniti, così come con Giuseppe Piccioni in Giulia non esce la sera, con Silvio Soldini nel cortometraggio D’estate e con Franco Battiato in Musikanten e Niente è come sembra. Per De Gasperi, l’uomo della speranza di Liliana Cavani ottiene nel 2005 il Premio Flaiano come miglior interprete, mentre nel 2014 viene insignita del Premio Duse per il suo lavoro d’attrice.

Ma come abbiamo detto Sonia può vantare una carriera davvero poliedrica, oltre che di prestigio, che l’ha vista interpretare ruoli decisamente più leggeri come in Quo vado, film record di incassi diretto da Gennaro Nunzi, si è trovata accanto a Checco Zalone nel vestire i panni della dottoressa Sironi, inflessibile dirigente del Ministero del Lavoro con la missione di tagliare più posti possibili, che l’ha portata alla candidatura ai David di Donatello come miglior attrice non protagonista.

La Bergamasco si è inoltre cimentata anche nel piccolo schermo, grazie alla sua partecipazione in diverse serie tv, tra le quali le acclamate Tutti pazzi per amoreUna grande famiglia di Riccardo Milani. Quest’anno, l’abbiamo poi vista interpretare Livia, l’eterna fidanzata del commissario Montalbano, alias Zingaretti, nella fortunata serie tratta dai romanzi di Andrea Camilleri.

Ma il primo amore non si scorda mai, nonostante i suoi successi da attrice non ha accantonato il suo amore per la musica e il piano. È infatti interprete e regista di spettacoli in cui l’esperienza canora si intreccia più profondamente con il teatro: la sua attività come voce cantante e recitante l’ha portata ad esibirsi sul palco del Teatro alla Scala di Milano e del Teatro San Carlo di Lisbona interpretando Elvira nella prima mondiale dell’opera di Corghi Il Dissoluto assolto, su libretto di José Saramago.

L’amore per la comunicazione e la cultura ha portato Sonia Bergamasco a scegliere molteplici forme di espressione, cimentandosi nella poesia: “lettrice affamata“, così ama definirsi, è anche scrittrice e dalla sua penna è nata una raccolta di versi, “Il quadreno”, edito da Sossella.

Claudia Ruiz