Uno psicologo inglese ha dimostrato che il lunedì mattina la settimana lavorativa e scolastica che comincia, non mette di buonumore le persone e per sorridere si devono aspettare almeno le 11 del mattino. Come si supera questo momento?
Il fatto che il lunedì mattina siamo di cattivo umore, non vogliamo alzarci dal materasso, andare a scuola o recarci a lavoro. E’ normale: o meglio, è patologico! Siamo di fronte ai sintomi della sindrome del lunedì mattina che è stata sintetizzata negli studi di Alex Gardner. Questo psicologo inglese fa notare che il primo giorno della settimana, chi ha la sindrome del lunedì mattina, non riesce e sorridere prima delle 11.16. Perché? Per via del fatto che durante il fine settimana si socializza di più con le persone che ci piacciono, amici o parenti e il lunedì mattina subiamo l’interruzione della gioia domenicale.
Dall’analisi della cause della sindrome del lunedì, emerge anche una possibile soluzione al malanno: creare dei rituali sociali anche tra i colleghi. Il lunedì, per esempio, si potrebbe pranzare tutti insieme, andare a prendere il caffé nel posto più lontano che ci riserva qualche coccola golosa. Insomma bisogna provare a rendere anche il lunedì un giorno un po’ atteso.
Ci sono poi altre cose che se fatte nel fine settimana, possono portare beneficio anche a scuola o in ufficio dove siamo richiesti con il pieno delle forze e della concentrazione. Si può dedicare una parte del fine settimana al riposo ma inframmezzare i momenti di relax con qualche attività ludica e sportiva.
Questo richiede organizzazione e una suddivisione dei compiti durante tutto il fine settimana. Questi due giorni devono poi essere usatianche per dormire bene per mangiar sano e per rilassarsi. Se si concentra il relax la domenica sera, sarà più piacevole poi alzarsi e ricominciare il giorno dopo. In alternativa potrete visitare il sito MiaSuite e acquistare lì delle “comode e morbidose coperte” che sicuramente allevieranno le fatiche delle giornate stancanti e particolarmente stressanti come i lunedì!
