Shopping con il figlio morto nella borsa, accade a New York

Succede a New York, nel 2013, due amiche in giro per Manhattan a fare shopping felici e spensierate. In questo non c’è nulla di strano, centinaia di donne tutti i giorni fanno la stessa, ma non con un feto morto nella borsa.
Una delle due ragazze, era dentro Victoria Secret quando un agente ha notato alcuni comportamenti strani. Inizialmente pensava che la ragazza avesse rubato qualcosa e così le ha intimato di aprire la borsa.
Dentro c’era un feto abortito, morto.
La diciasettenne ha quindi confessato di aver preso prematuramente il bambino ed in preda al panico dopo averlo partorito ha deciso di portarlo con se non sapendo cosa fare.
Al momento lei è stata ricoverata in ospedale e la sua amica interrogata per controllare la versione dei fatti raccontata dalla compagna.
Una storia indubbiamente agghiacciante questa ma che porta con se anche un infinita tristezza.
Questa ragazza possiamo ipotizzare che fosse rimasta incinta senza che i suoi sapessero del fatto e forse, costretta dopo l’aborto a dover far tutto da sola ha pensato di nascondere ancora la cosa come meglio poteva.
Chissà se il bambino si sarebbe potuto salvare con una corsa in ospedale o se forse l’aborto in atto era già irreversibile ed il piccolo sarebbe morto comunque.
Una cosa è certa, per questa ragazza la vita da oggi in poi, non sarà più come prima. Lo shopping probabilmente non era altro che un diversivo per svagare la mente e non pensare a ciò che era appena accaduto.
Contrariamente invece questa ragazza avrebbe potuto scegliere di interrompere la gravidanza e di volerla far franca, forse si era solo portata dietro il bambino in attesa di liberarsene definitivamente.
Le ipotesi intorno ad una storia simile possono essere tantissime, una cosa è certa, le autorità ora coinvolte nella vicenda, non hanno la minima intenzione di chiuderla, almeno fino a che non sarà stata fatta un autopsia sul corpo del piccolo.

redazione