Può scomparire un’isola? Pare di sì! Il mistero di Sandy, l’isola che non c’è!

La vicenda di Sandy, un’isola che dovrebbe trovarsi a metà a metà fra l’Australia e il territorio francese di Nuova Caledonia, sarebbe perfetta per un thriller fantascientifico. Infatti, benchè segnalata sulle mappe e su Google Earth, l’isola di Sandy sembra essere svanita nel nulla!

A segnalarlo sono stati alcuni scienziati australiani che, dopo aver cercato invano la misteriosa Sandy Island durante una spedizione geologica, sono arrivati alla conclusione che l’isola del Sud Pacifico, riportata nelle carte di tutto il mondo, è in realtà un’isola fantasma.

Sull’Atlante Times è identificata come Sable Island e l’isola esisterebbe anche secondo le mappe meteorologiche usate dalla nave australiana di ricerche marittime Southern Surveyor. Ma quando dopo 25 giorni di navigazione la nave, in una missione di identificazione di frammenti della crosta continentale australiana sommersa nel Mar dei Coralli, ha raggiunto l’area dove l’isola avrebbe dovuto trovarsi, ha individuato solo mare profondo.

“Ci è venuto il sospetto della sua scomparsa quando gli strumenti ci hanno segnalato in quella zona una profondità di 1400 metri”, ha detto al ritorno in Australia la scienziata responsabile della spedizione, Maria Seton alla radio Abc. “Non sappiamo come sia nato l’errore ma intendiamo indagare sulla cosa e scoprirlo. Siamo veramente confusi. E’ parecchio strano”, ha aggiunto.

Il servizio idrografico della marina australiana, incaricato di produrre le carte marittime ufficiali, ha spiegato che i dati cartografici comuni vanno presi con le pinze, perché certi dettagli risultano a volte superati o erronei.

Un portavoce di Google, dal canto suo, ha assicurato che il motore di ricerca accoglie sempre con piacere informazioni di ritorno sulle sue mappe “ed è in continua esplorazione per integrare nuove informazioni dagli utenti e da fonti autorevoli. Una delle cose interessanti in materia di mappe e di geografia è che il mondo è un luogo che cambia costantemente, e mantenersi al corrente di questi cambiamenti è uno sforzo che non finisce mai”.

redazione