Padok, il cane che si è lasciato morire dopo la morte del padrone

Aveva sette anni, Padok (un cane meticcio dall’intelligenza e dalla sensibilità straordinarie) quando ha deciso di morire. Ha smesso di mangiare e bere il giorno stesso della morte del padrone amatissimo, Giuliano Bacci, 69 anni, una vita da titolare del bar La Posta, uno dei locali icona della Tosco Romagnola la lunga e tortuosa strada stradale che da Pisa si snoda sino a Ravenna. Giuliano se n’è andato il 6 agosto, Padok il 25, sabato scorso. Non è un giorno qualunque il 25 agosto, almeno a casa Bacci, ma il compleanno di Giuliano.

DESTINO – Adesso a San Frediano a Settimo, in provincia di Pisa, si racconta che il destino, a volte, può essere davvero costellato da coincidenze un po’ strane. E soprattutto che tra Giuliano e Padok c’era un legame speciale e inspiegabile. Una delle figlie di Giuliano, Maria Luisa Bacci, ha raccontato la storia su Facebook. «Il 25 agosto, compleanno di mio padre che si è spento il 6 agosto, è morto anche Padok. – ha scritto Maria Luisa -Tornando dal funerale ho trovato il mio cane che non stava bene e rifiutava il cibo. Nei giorni successivi visite, ma tutto sembra ok. Di sicuro gli mancava il suo padrone ma non potevo mai pensare che proprio la sera del compleanno di mio padre anche il cane entrasse in coma con febbre altissima. Tempo zero e senza soffrire anche lui è morto, come mio padre. Sembra strano ma è stato così». Ma è poi così strano? Chi ricorda Padok e Giuliano insieme pensa il contrario. C’era simbiosi perfetta, affetto, fedeltà assoluta, amicizia, empatia. Si racconta pure che Padok avesse un’anima molto particolare, capace di vibrare insieme a quella del padrone. Sempre insieme, Giuliano e Padok, sino alla fine.

redazione