Nuovo Centro Congressi “La Nuvola” di Fuksas: a breve l’inaugurazione

A partire da maggio l’Eur, che in origine era l’acronimo di Esposizione Universale di Roma, nonché complesso urbanistico e architettonico della capitale, sarà ufficialmente pronto ad accogliere una new entry: stiamo parlando del Nuovo Centro Congressi, meglio noto a tutti come “La Nuvola” per via del suo disegno. Quello che per anni è sembrato quasi un circo equestre all’aperto, caratterizzato dal continuo via vai di operai, tecnici, ruspe, pale e materiali vari sta finalmente per terminare. La storia ebbe inizio nel lontano 1998 quando venne indetto, dal comune di Roma e dall’allora Ente Eur, un concorso internazionale per la progettazione del nuovo Centro Congressi Italia, da cui ne uscì vincitore, attraverso la stesura del progetto esecutivo, l’architetto Massimiliano Fuksas. La posa della prima pietra avvenne nel 2007, dando vita all’apertura dei cantieri e all’inizio dei lavori nell’anno successivo. Ma questo non è tutto, dopo ritardi, battute d’arresto e una data di fine lavori che si era persa tra numerosi rinvii, il complesso è destinato a vedere la luce solo nel maggio 2016.

Ma veniamo ora al progetto. La spinta creativa è giunta dall’idea di mettere assieme i due aspetti estetici e culturali di Roma, ovverosia il barocco e l’approccio razionalistico tipico dell’Eur. Partendo da questo strepitoso mix e avendo a disposizione una superficie di circa 55.000 mq, Fuksas mette in pratica un piano progettuale che si sviluppa dando vita a tre organismi distinti: “La Teca”, che altro non è che il contenitore con struttura in acciaio e doppia facciata in vetro, che racchiude al suo interno “La Nuvola”. E’ proprio quest’ultima il fulcro del progetto che, con la sua costruzione “scatolare” nella Teca, mette in risalto il contrasto tra un’ organizzazione dello spazio libera, senza regole, e una forma geometricamente definita. All’interno della Nuvola trovano sede: l’auditorium per 1850 posti, punti ristoro, sale meeting, servizi annessi e un parcheggio con circa 600 posti auto. Si scorge infine “La Lama”, l’albergo composto da 441 stanze, divise in camere standard e in suites, pensato come struttura indipendente e autonoma.

Fermo restando quanto appena detto, sorge spontanea una domanda: cosa rende così speciale e distinto questo imponente edificio? Il Nuovo Centro Congressi è caratterizzato da soluzioni logistiche innovative e dalla scelta di materiali tecnologicamente avanzati. Senza contare il fatto che si contraddistingue per un approccio volto a ridurre il consumo energetico. Uno spazio per i Congressi ma non solo. Nella sua “Nuvola” Fuksas ci vede anche altro: “Io qui vedrei bene fashion, design e arte. A Roma manca realmente tutta l’arte contemporanea, che invece deve tornare in questa città dove ci sono grandi galleristi e collezionisti. Questa zona deve diventare un’area dove l’arte non venga dimenticata.“

Se è vero che l’attesa aumenta il desiderio, non lasciatevi sfuggire l’occasione di visitare quella che sembra esser diventata non solo un’opera dallo straordinario valore artistico, ma si presta ad essere una vera e propria icona della Roma moderna.

Erminia Lorito