La voce di Amy Winehouse viene fuori dal giradischi intonando le note di “Love is losing game”. State stalkerizzando la pagina di una persona X per un like di troppo messo sulla pagina del vostro ex. Sui social siete troppo felici, fate troppa vita mondana quando prima il massimo era un giro sotto casa per portare a spasso il cane.
Dai si vede, siete stati mollati, ma… ecco, lo state facendo davvero nel modo sbagliato. Hanno inventato tutto per trovare l’amore, dating app che ci permettono perfino di trovarlo offline mentre sei in volo, ma ancora nessuno che ci aiutasse a leccare le ferite quando tutto sarà finito.
In soccorso dei broken heart un’ex cuore spezzato, nonché ex dipendente Google, crea Mend. In seguito ad una rottura decisamente infelice, Hellen Huerta ha cercato sostegno online. Non avendo trovato alcun rimedio, se non una lista infinita di luoghi comuni, ha deciso di inventare lei stessa un’app che desse degli consigli utili. Prima dell’uscita della sua creazione è stata essa stessa tester di Mend – che in italiano si traduce con il termine “riparare” – e mira ad essere un personal trainer per i cuori infranti.
Come funziona?
Mend la potete trovare scaricabile su iTunes, per ora è disponibile solo per IOS. Una volta effettuato il download, dopo aver seguito i passaggi iniziali e aver dichiarato di non trovarvi in una fase emotiva estrema – per la quale vi consigliano un reale supporto psicologico – potrete fornire le informazioni sulla rottura (es. la data della conclusione del vostro rapporto ed i sentimenti che provate). A questo punto potrete utilizzare la versione free o scegliere una membership a pagamento; questo, probabilmente, a seconda del vostro livello di depressione emotiva. Creerete così il profilo e potrete iniziare ad usare l’applicazione.
Ogni giorno Mend vi fornirà strumenti efficaci per prendervi cura di voi stessi, nutrire i contatti sociali per poi annotare il tutto, fungendo dunque da diario dei sentimenti. La mission è quella di disintossicare l’innamorato e di permettergli di uscire dal tunnel dell’autocommiserazione e della negatività. Fondamentale per la riuscita di quest’app è il fatto che sia colma di piccole attenzioni proprio della creatrice, il che rende il mezzo meno asettico. Ad esempio la voce utilizzata nei vari passaggi appartiene proprio ad Ellen, così come il messaggio di apertura in cui tranquillizza l’utente spiegando di essersi trovata lei stessa nei suoi panni.
Insomma, se la cura a base di birra proposta dagli amici non funziona; se quella a base di lasagne offerta dalla famiglia è ancora peggio, scaricate Mend. Tanto è sempre meglio di accudire galline e capre nella Farm per sentirvi ancora utili.