Mediamente un uomo si sposa a 28 anni e perde i capelli a 30. La calvizia non è ereditaria. La colpa è del matrimonio.
Sbugiardiamo oggi alcuni dei tanti luoghi comuni che aleggiano intorno al convolare a nozze:
– “Con la fede al dito avrai ancora più successo con le donne“
A ripetere questa frase saranno amici, amici di amici, amici di amici di amici. In realtà è nel preciso istante in cui pronuncerai quel fatidico “si” che il mondo femminile ti apparirà in questo modo:
E scoprirai in quel preciso istante che in realtà la famosa frase è frutto di un complotto ordito dalle lobby delle future mogli in collaborazione con gli amici, gli amici degli amici e gli amici degli amici degli amici.
Manco i piccioni ti cagheranno più di striscio.
– “Mi sposo perché amo dividere lo stesso tetto con l’amore della mia vita“
Bugia! I primi tempi tutto sarà diviso equamente, poi pian piano i tuoi vestiti negli armadi saranno relegati a spazi sempre minori e quello che una volta era uno sgabuzzino diventerà, col tempo, una cabina armadio per scarpe di lei.
– “Da quando mi sono sposato ho messo su qualche chiletto”
Questa la chiamo la sindrome di Hansel & Gretel.
In realtà i chili di troppo sono dovuti a tua moglie che, come la strega di Hansel&Gretel, ti metterà all’ingrasso al fine di rafforzare il punto 1 di cui precedentemente abbiamo parlato.
– “È bellissimo essere nello stesso letto e condividere lo stesso piumone”
Ebbene sfatiamo l’ennesima bugia. L’età di un albero e di una donna si misurano contando gli anelli. L’età di un matrimonio invece è inversamente proporzionale ai centimetri quadrati di piumone che spettano ad un uomo.
Non esisteranno più risvegli al calduccio perché ogni mattina tu sarai un ghiacciolo e tua moglie avrà fatto fare al piumone tanti di quei giri intorno al proprio corpo da sembrare una crisalide.
– “Prometto di esserti fedele sempre […] nella salute e nella malattia […] tutti i giorni della mia vita”
Certo, come no! Questa promessa vale solo per i primi mesi di matrimonio.
Tenete bene a mente questa frase quando, in preda ai deliri causati della vostra febbre da cavallo con temperature che sfiorano i 37,5°, vostra moglie vi abbandonerà nel letto a soffrire.