Che sia un monito per tutti, mai abbracciarsi è stato importante come in questo periodo, a Castelfranco Veneto, una superlativa iniziativa, da ripetere in tutti gli altri nosocomi del paese, è stata quella di creare “la stanza degli abbracci”. Due buchi in una teca di vetro. Un modo tanto semplice, quanto funzionale per riabbracciare i propri cari durante la pandemia. Le telecamere di “Stasera Italia” sono andate a Castelfranco Veneto per vedere come funziona la famosa “stanza degli abbracci”: l’idea nata in una rsa per permettere ai parenti degli ospiti ricoverati di ritrovare il contatto con i propri cari in totale sicurezza. In tanti si lasciano andare alle emozioni: “Erano sette mesi che non abbracciavo mia madre – dice una signora – in questo momento potersi riabbracciare è di vitale importanza per tutti noi”. Tra le lacrime, ma di gioia, ed il sorriso generale di tutti ricoverati, parenti e personale sanitario, con infinita emozione attraverso i buchi nella teca, pur rispettando la sicurezza, in un momento drastico come quello che stiamo vivendo, molti genitori e nonni hanno sentito il tocco dei loro cari, l’emozione di una carezza che da sette mesi viene negata. Il loro cuore si è aperto, le notti saranno più serene perchè si sono sentiti amati, con quel semplice gesto sono rientrati anche se per pochi secondi nel cuore della loro famiglia, niente abbandoni, non sono stati dimenticati, e quelle dita che sfiorano sono il segno più importante.