La serra di pomodori hi-tech costruita nel deserto

Il primo impianto industriale di questo tipo è stato inaugurato il 6 ottobre nell’entroterra della regione di Port Augusta, nel Sud dell’Australia. Il progetto ha richiesto sei anni di ricerche, e un investimento di circa 200 milioni di dollari.

Si parla spesso e volentieri di disboscamento e di scioglimento dei ghiacciai, notizie che ovviamente non fanno piacere e che intimoriscono soprattutto a causa del fatto che queste danneggiano inequivocabilmente le scarse risorse del nostro pianeta. Una buona notizia però proviene dall’Australia dove un’azienda anglo-australiana che da anni opera nel settore dell’agricoltura e soprattutto nel campo delle coltivazioni in serra, la Sundrop Farms, è riuscita a creare una serra che produce pomodori nel bel mezzo del deserto in una costruzione iper-tecnologica inaugurata negli scorsi giorni nella regione di Port Augusta, nel sud dell’Australia.

Questa sfrutta la luce del sole e l’acqua del mare, senza l’utilizzo di alcun additivo chimico, pesticida e combustibile fossile. Avete capito bene, sfrutta esclusivamente ciò che la natura offre: energia del sole e acqua del mare, ma la cosa ancora più interessante è che questa non consuma il suolo, grazie al fatto che la coltura si svolge su un substrato di fibra di cocco. La serra di per sé riuscirà a produrre quindicimila tonnellate di pomodori l’anno, un numero rilevante specialmente se si tiene a mente che si trova nel bel mezzo del deserto dove fino a poco tempo fa era impensabile che in un posto così ostile di potesse coltivare qualcosa.

Per realizzarlo ci sono voluti sei anni ed un lavoro che ha coinvolti ricercatori di tutto il mondo che ha strutturato un progetto di tecnologie dedicate esclusivamente a questo tipo di coltura, prestando attenzione a non utilizzare alcuna risorsa non rinnovabile. E’ chiaro che il progetto ha dei costi difficilmente sostenibili in altre aree del mondo, ma comunque questo è un precedente non da poco.  200 milioni di dollari americani, è questo il costo della serra che produrrà quindicimila tonnellate di pomodori. I primi pomodori sono già in vendita e la Sundrop Farms ritiene l’esperimento pienamente riuscito al punto che ha annunciato che a breve inizieranno i lavori per la creazione di altre serre simili in altre parti del mondo, come ad esempio in Portogallo e Stati Uniti, oltre ad altre sempre in territorio australiano.

Andrea Calabrò