Una storia assurda e piena di incertezze che mette in dubbio la sanità mentale di un uomo, tale Salvatore Madau, 40 anni al tempo dei fatti, che è stato condannato in primo grado all’ergastolo dai giudici di Milano per l’omicidio volontario della madre 66enne, omicidio avvenuto nel luglio 2011.
Non è stata accolta, quindi, la tesi della difesa, che derubricava il reato a omicidio preterintenzionale: l’uomo non avrebbe voluto uccidere la madre e la donna sarebbe stata grave ma ancora viva all’arrivo delle forze dell’ordine. E’ stato annunciato che si ricorrerà in appello. La causa scatenante della furia dell’uomo, a quanto è emerso, è stata “una pizza ai carciofi”, di non suo gradimento. Da qui le botte fino alla morte.
Il 40enne era già stato arrestato per maltrattamenti in famiglia ed il gip aveva emesso il divieto di avvicinamento alla madre sessantaseienne. Ma era stato proprio Madau a chiamare la centrale operativa del 118 dicendo di aver trovato la mamma morta in casa. Una storia che non ha mai convinto nè i sanitari nè le forze dell’ordine, accorse immediatamente, visti anche i precedenti del 40enne. All’arrivo dell’ambulanza, si è trovato davanti i poliziotti, che lo hanno messo in stato di fermo.