Kenro Izu

Kenro Izu: Requiem for Pompei, la mostra fotografica a Modena

Protagonista è il fotografo giapponese Kenro Izu, da sempre affascinato dalle vestigia delle civiltà antiche. Interesse che lo hanno portato a realizzare delle serie di immagini dei siti archeologici più importanti e conosciuti al mondo, dall’Egitto alla Cambogia, dall’Indonesia all’India.

​L’esposizione presenta 55 fotografie. Tutte inedite e donate dall’artista alla Fondazione di Modena, frutto di una visione lirica di quanto è rimasto a Pompei, il giorno dopo l’eruzione del 79 d.C.

In una delle sue sedi, Fondazione Modena Arti Visive presenta fino al 13 aprile 2020 una mostra di grande suggestione dedicata a Pompei, a cura di Chiara Dall’Olio e Daniele De Luigi. L’esposizione è co-promossa dal Parco archeologico di Pompei.  Il parco per l’occasione presterà alcune riproduzioni dei celebri calchi in gesso delle vittime dell’eruzione e che successivamente la ospiterà nei propri spazi espositivi.

Tempio di Apollo

A Modena, Kenro Izu presenta Requiem for Pompei. Il progetto iniziato nel 2015, dedicato alla città campana distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. e sepolta sotto la cenere e i lapilli. Gli scavi archeologici hanno restituito non solo gli edifici, ma anche le forme esatte dei corpi degli abitanti nel momento della morte. Grazie ai calchi eseguiti sui vuoti che essi hanno lasciato sotto la coltre pietrificata.

L’esposizione propone una selezione di 55 immagini inedite, scattate tra le rovine di Pompei. Un luogo in cui l’artista ha collocato, con un poetico gesto di pietà, le copie dei calchi originali dei corpi che spiccano come bianche sagome umane.

L’intenzione di Kenro Izu non è quella di documentare i resti di Pompei. Lo scopo è trasmettere il carattere sospeso fra meraviglia e distruzione che proviene dalle rovine, insistendo su quanto è rimasto, il giorno dopo l’eruzione del Vesuvio.

casa degli Amorini Dorati

“Kenro Izu” – nelle parole dei curatori Chiara Dall’Olio e Daniele De Luigi – “ha la straordinaria capacità di abbattere i muri del tempo, creando immagini sublimi che ci accomunano nello spirito agli uomini di altre epoche, luoghi e civiltà. La sua preghiera per Pompei ci avvicina alle vittime di quella lontana tragedia. Al tempo stesso, come l’artista sottolinea, porta il nostro pensiero ai drammi analoghi che possono verificarsi oggi in qualunque momento e luogo del mondo”.

Kenro Izu sarà anche visiting professor del Master sull’immagine contemporanea della scuola di alta formazione di Fondazione Modena Arti Visive. Sarà protagonista dell’artist talk Kenro Izu: Pompei tra storia, materia e spirito.

Benito Dell'Aquila