“Io metto la mascherina” è la campagna social contro il negazionismo

Il Covid-19 non esiste. Ne sono convinte le 20mila persone che hanno sfilato in piazza a Berlino, lo gridano gli americani della California, della Virginia, i francesi quanto i nigeriani. Insomma, negli ultimi mesi il concetto di negazionismo è stato evocato in tutti i paesi colpiti dall’epidemia, e l’Italia non è stata da meno. Dal fenomeno dei “gilet arancioni” assembrati da Milano a Roma nel mese dei maggio, ai complottisti da spiaggia immortalati dalle telecamere de “Il Milanese Imbruttito”, il Bel Paese non si distingue dal resto del mondo. E a distinguersi non è neppure la classe dirigente.

MATTEO SALVINI E IL SUO “NON METTO LA MASCHERINA”

Anche Matteo Salvini cade nella trappola del negazionismo. Il leader della Lega, intervenuto al convegno organizzato da Vittorio Sgarbi e dall’esponente del Carroccio, Armando Siri, di medici, scienziati, esperti e ricercatori “negazionisti”,  si è, infatti, distinto come al solito. Seduto in prima fila senza indossare la mascherina, ha dichiarato “Io non ce l’ho la mascherina, non me la metto”. E nonostante un suo collaboratore gliene abbia portata una tricolore dopo pochi minuti, Salvini comunque non l’ha indossata. Un comportamento che ha fatto infuriare non poco tutti coloro che hanno combattuto in prima linea il virus, primi fra tutti medici ed infermieri. E lo sfogo del personale medico sui i social non è tardato ad arrivare.

Fonte: www.genova3000.it

INDOSSARE LA MASCHERINA PER NON DIMENTICARE

“Caro senatore Salvini, Lei ha dichiarato che non mette la mascherina. Io a differenza sua la mascherina la metto. Perché un decreto della presidenza del consiglio dice che va messa. Perché chi ha le competenze e la conoscenza per dirmi cosa fare mi dice che la devo indossare. Perché io a differenza sua non ho un’immunita parlamentare e non sono al di sopra della legge e se non la indosso ne rispondo agli organi competenti. Perché io a differenza sua ho rispetto per i 35.112 italiani morti e per le loro famiglie.” Inizia così il post pubblicato qualche giorno fa su Facebook da Paolo Baldini, 48 anni, infermiere da 20 anni, che nei giorni del Covid 19 rispondeva alle chiamate disperate che arrivavano al 118 di Niguarda. Ad accompagnare il post indirizzato al leader della Lega la sua fotografia con il volto coperto da una mascherina.

#IOMETTOLAMASCHERINA: LA PROTESTA SOCIAL CONTRO I NEGAZIONISTI

” A differenza sua – continua Paolo – ho rispetto per chi si è’ ammalato e per chi ha perso il lavoro a causa di questa pandemia. Perché io a differenza sua ho rispetto per i milioni di italiani che sono stati a casa ed hanno rinunciato alla propria libertà per un senso civico ed un bene comune. Perché io a differenza sua, purtroppo, ho visto cosa può fare questo virus e non ho nessuna voglia di tornare in quell’incubo. Nessuna. Proprio nessuna. ” Da qui l’hashtag #iomettolamascherina, con il quale è partita sul web la protesta di chi lavora negli ospedali. Una sorta di catena, di testimonianza, una copia incolla con ognuno che postava la sua fotografia con mascherina e le stesse parole di Paolo.

LA VIRATA DI SALVINI: “IO METTO LA MASCHERINA”

Dunque, in molti sui social hanno condiviso l’appello del personale medico e hanno rinnovato l’invito a indossare la mascherina e a rispettare le norme igienico-sanitarie per prevenire la diffusione del contagio. Non sappiamo se la campagna #iomettolamascherina abbia effettivamente funzionato e se le persone sono tornate ad essere prudenti. Una cosa però è certa. Il messaggio di Paolo e dei suoi colleghi ha spinto Salvini all’ennesima smentita. “La mascherina quando è necessario si mette. Usate la testa: mantenete la distanza, rispettate quello che la scienza ci chiede di fare”, ha dichiarato il numero uno del Carroccio a Start, su Sky TG24, nell’ambito di un ciclo di interviste ai principali leader politici.

Insomma, come Paolo e Matteo Salvini anche #iomettolamascherina. E tu?

Catiuscia Polzella