Intervista IT JustInTrain – La puntualità a portata di mano

Treni in ritardo, corse perenni, viaggi infiniti, ritardi accumulati e mai nessuno che ci aiuti! Per fortuna ci ha pensato Alberto Giunta, un ragazzo pesarese e studente di Ingegneria e Scienze Informatiche presso la sede di Cesena, a creare un’app fatta apposta per le nostre esigenze. Uno dei tanti pendolari, che ogni volta si trova a combattere con i disagi creati da Trenitalia per cercare di sopravvivere nel proprio quotidiano. 
Com’è nata l’idea di creare “IT JustInTrain – Orario Treni Trenitalia”? Sei stato ispirato da un episodio preciso, oppure dalla tua esperienza quotidiana?
Nel momento in cui ho cominciato l’Università sono diventato pendolare. Ho cominciato ad aver a che fare con i treni tutti i giorni due volte al giorno per tutto l’anno e piano piano ho cominciato ad odiare il fatto che ogni minuto che aspettavo in stazione per colpa di un ritardo era un minuto che non avrei mai più avuto indietro. Per questo ho cominciato ad essere quasi “ossessionato” dal sapere il ritardo dei treni, e per controllarlo utilizzavo le app allora disponibili sullo Store. Le trovavo utili ma non efficienti: sentivo che c’era margine di miglioramento per coloro che le utilizzavano pesantemente (come credo quasi tutti i pendolari facciano). 
Quindi, arrivato al secondo anno di Università (Ingegneria e Scienze Informatiche a Cesena) mi sono reso conto di cominciare ad avere le capacità e le risorse per poter costruire da solo un’applicazione, e ho colto l’opportunità di creare una primissima embrionale versione dell’app come progetto per un esame di quell’anno, assieme ad una collega di corso.
Poi circa un anno fa, stanco di avere questo progetto in mente che sapevo avere potenzialità, ma che era rimasto di fatto un prototipo, l’ho ripreso in mano e ho ricostruito da capo l’app e tutto il sistema sottostante che le permette di funzionare. Numerosi giorni (e notti) di lavoro dopo mi sono deciso a pubblicare l’app sul Play Store.
 
Come si trasforma un’idea geniale in un’app? Quanto tempo è necessario per portare a termine il progetto?
Per come la penso, di idee geniali ne abbiamo tutti e ne abbiamo tante, quello che fa sempre la differenza è l’esecuzione. La mia applicazione, sulla carta, fa quello che fanno tutte le altre, solo che è pensata con le necessità dei pendolari al primo posto e per questo permette di risparmiare una quantità veramente incredibile di tempo e di stress dalle giornate di queste persone. 
Forse è questo a farla sembrare “geniale”, non lo so. Una cosa è certa però: quando sviluppo nuove funzionalità lo faccio sempre con in testa questa domanda: “E’ possibile far sì che l’utente non debba spendere un solo secondo per trovare l’informazione di cui ha bisogno? È possibile dare l’impressione che l’app sappia già quello che vuoi?”
Per arrivare allo stato attuale ci è voluto quasi un anno di tentativi, errori e miglioramenti, credo di essere a buon punto con le funzionalità offerte ma ho ancora qualche idea nel cassetto per il futuro. 
Da parte mia credo che lo sviluppo smetterà di essere stimolante nel momento in cui io stesso smetterò di essere pendolare, ma quello non succederà ancora per qualche anno, quindi si può star tranquilli che se ne vedranno ancora delle belle.
 
Per quanti e quali dispositivi risulta disponibile l’app al momento?
Per ora è solamente disponibile su Android, ma ho cominciato a lavorare alla versione per iOS e conto di pubblicarla al più presto!
C’è stato qualcuno, magari un collega o un docente, che ti ha avviato o supportato nel progetto, oppure nasce tutto da un tuo slancio personale?
Come dicevo, la primissima versione dell’app è nata come progetto universitario, assieme ad un’amica e collega di Corso. Mi fa sorridere ripensare adesso alle piccole (ma allora grandi) sfide che abbiamo affrontato per mettere insieme anche qualcosa di basilare com’era a quel tempo.  Una volta consegnato il progetto però lei non essendo pendolare, non ne ha più voluto sapere niente di treni e Trenitalia, e allora ho deciso di ricominciare e continuare da solo, spinto più di tutto dal desiderio di utilizzare al più presto questa cosa che stavo creando nella vita di tutti i giorni.
Quali sono i risultati che fin’ora hai ottenuto e cos’altro ti aspetti dalla diffusione della tua app?
In circa 8 mesi in cui è stata presente nel Play Store,  l’app mi ha dato grandi soddisfazioni. 
Ricordo che all’inizio guardavo alle altre applicazioni “minori” e persino quelle mi sembravano fin troppo difficili da battere: erano sullo Store già da mesi (se non anni), con un’utenza probabilmente affezionata e un alto numero di download e recensioni.
Non mi sono però lasciato prendere dallo sconforto e ho cominciato a spargere la voce: la prima grande vetrina l’ho avuta su Reddit, dove con un po’ di timore ho fatto vedere cosa avevo fatto e da lì ho cominciato ad avere i primi riscontri molto positivi. Piano piano, sempre più persone hanno cominciato ad utilizzarla, e adesso siamo circa a 3500 utenti mensili, quasi a 10.000 download, e quarti nella Top5 delle applicazioni di questa tipologia.
Credo che i pendolari che la utilizzano la apprezzino così tanto poiché è costruita da uno che sa benissimo cosa vuol dire dover avere a che fare con i treni tutti i giorni, e in questo senso credo di aver creato l’anello di congiunzione tra uno strumento di mera consultazione di orari e ritardi e un vero e proprio “compagno di viaggio”, qualcuno (o in questo caso qualcosa) che conosce le tue necessità e ti fa tornare a casa un po’ meno frustrato di come saresti altrimenti.
Ti senti stimolato dal traguardo che hai raggiunto?
Assolutamente si, ora più che mai! Durante l’estate ho lavorato ad una versione PRO con funzionalità aggiuntive (e ancora mai viste in nessun’altra applicazione per treni). Anche grazie a questo ho finalmente trovato il modo di rendere un minimo redditizio il tempo che ho investito e che investo tutt’ora nello sviluppo dell’applicazione, e questo non fa altro che stimolarmi ancor più a proseguire e vedere dove riusciremo ad arrivare!
 
Credi che seguiranno nuovi progetti simili oppure totalmente differenti da questo?
Seguiranno sicuramente nuovi progetti, anche se probabilmente non avranno a che fare col trasporto pubblico. Credo che mi concentrerò sulla realtà aumentata, e a riguardo ho in mente un progetto per guidare i clienti dei ristoranti o pizzerie (specialmente i turisti) nella scelta di un piatto quando vogliono sperimentare qualcosa di nuovo o di tipico. Stay tuned!

Dopo queste parole incoraggianti non potete più esitare, correte a scaricare l’app gratuita che trovate al link.

Un grande “Grazie!” ad Alberto, che ha voluto mettere a disposizione di tutti coloro che usufruiscono del sistema ferroviario le sue capacità, per agevolare le vite di ciascuno di noi. Ti facciamo il nostro più grande augurio per i tuoi progetti futuri!

Gaia Toccaceli