Intervista agli Ecklettica: “A una partita a poker abbiamo vinto la musica”

Gli Ecklettica ci hanno coinvolto da subito già al primo ascolto di “Una vita stronza”, l’ultimo singolo rilasciato, per il sound fresco ed energico.

Abbiamo scoperto così che gli Ecklettica sono nati ufficilamente nel 2014. Hanno inziato facendo i primi live per poi rilasciare nel 2016 il primo EP dal titolo “Il Tuo Profilo Migliore”.

Solo negli ultimi anni hanno provato a cambiare veste musicale avvicinandosi a sonorità moderne e retrò ultrapresenti in “Una vita stronza”.

Coinvolti, ammaliati e completamente presi dal loro ultimo singolo, abbiamo deciso di intervistarli e i ragazzi ci hanno raccontato davvero, proprio tutto.

Ragazzi, ci raccontate come sono nati gli Ecklettica?

Il progetto Ecklettica nasce dall’idea di Jimmy (voce) e Gianmarco (batteria), che si conoscono fin da bambini da sempre. Matteo (chitarra) e Luca (tastiera), invece, si conoscono dalle scuole elementari e sono sempre stati legati. L’incontro decisivo è avvenuto durante una partita di poker a casa di un amico in comune, ovviamente nessuno di noi ha vinto quella partita.
Tra una chiacchierata, una birra e quattro risate abbiamo scoperto di essere legati dalla stessa idea di musica e dalla stessa ambizione e così abbiamo deciso di intraprendere questo percorso insieme.

Perché avete scelto di chiamarvi Ecklettica?

Ecklettica è stato scelto perché è il nome più appropriato per rendere il concetto di quello che siamo e di quello che facciamo. È una fusione delle nostre varie influenze musicali, ma soprattutto delle nostre personalità, a tratti pittoresche e molto caratteristiche. Jimmy spazia dal cantautorato italiano al punk, Matteo dal blues e dal britpop, Luca dal jazz e Gianmarco dal nu-metal e punk rock.

Quali sono le cose in comune che avete?

Essendo coetanei, dal più giovane Matteo classe 1993, al più vecchio Gianmarco classe 1989, oltre allo spiccato spirito goliardico, ci lega lo spirito d’appartenenza. Sentiamo di avere tutti un unico obiettivo, con stessi principi e mentalità. L’ambizione di ognuno di noi fa leva sull’altro dando quel senso di unione che porta avanti il progetto sin dal 2012.

Avete rilasciato “Una vita stronza”. Com’è nata questa canzone? Qual è il suo messaggio?

La canzone nasce da due giorni di evasione dalla città di Matteo e Jimmy.
Giorni presi espressamente per comporre un qualcosa che ronzava in testa da un po’ e, tra una sigaretta e un caffè, tutto ha preso forma come se le parole fossero già scritte da qualche parte. Descrive l’instabilità e l’incertezza della nostra generazione e della vita in generale. È stato il punto di partenza della canzone. La vita può cambiare da un giorno all’altro e in questo brano c’è la voglia di evadere dall’ordinario e di non prendersi troppo sul serio

Per le sonorità vi siete rifatti a Franco Battiato. Quanto è importante per voi attingere dal passato che è eredità musicale italiana?

Il passato è quello che ci rende quello che siamo. Molti altri grandi artisti del passato, non solo Battiato, hanno dato nuove spinte e nuove idee, a volte hanno fatto vere e proprie rivoluzioni. Il saper riconoscere il valore di esso ci rende sicuramente più consapevoli, permette una ricerca più accurata grazie alla conoscenza in modo tale da saper affrontare il presente con i giusti mezzi.

Quando la vita è stata stronza con voi? E come può diventare stronza?

Stronza lo è sempre stata, in un modo o nell’altro. Ce ne sono capitate parecchie durante il percorso, sia a livello personale che a livello di percorso musicale tutti insieme. Eventi, che volenti o nolenti, ci hanno reso quello che siamo e hanno dato la forma odierna alle nostre canzoni. La connotazione “stronza” può essere data se i piani non riescono come avremmo voluto, o semplicemente ridendo dei guai che possono capitare e che capitano.

Cosa c’è nell’agenda degli Ecklettica per i prossimi mesi?

Per il nostro modus operandi ragioniamo sempre per step. Una delle nostre prime preoccupazioni sarà quella di portare l’album in concerto, concentrandoci sicuramente sulla diffusione dei primi due singoli estratti dal medesimo album. Una delle piccole previsioni che possiamo fare, ed è anche un piccolo spoiler, faremo uscire l’album integralmente entro fine anno.

Sandy Sciuto