Inquinamento dimezzato in Pianura Padana per il Coronavirus

Questo risultato e questo studio fanno riferimento alle immagini del satellite Copernicus Sentinel-5P nell’ambito di un programma dell’Unione europea sulla presenza del biossido di azoto nell’atmosfera.
A partire dallo scorso 24 febbraio, quando in Italia si sono iniziate a chiudere le scuole e le prime aziende, abbiamo visto circolare un numero di mezzi già molto inferiore alla media quotidiana. Il numero di mezzi in circolazione è poi calato in una maniera ancora più significativa quando è stato deciso il totale lockdown che dovrebbe essere in vigore fino al prossimo 4 maggio.
Questo calo netto di mezzi in circolazione portano ad un risultato assolutamente positivo per il nostro paese, infatti si può notale un grandissimo calo dell’inquinamento. L’agenzia spaziale europea (Esa) annuncia proprio questo grande calo di inquinamento e sottolinea come in alcune zone il livello di biossido di azoto si è addirittura dimezzato. Questo dato che si riferisce alla qualità dell’aria, notevolmente migliorata, vale in Italia ma anche in altre paesi. Infatti anche in Spagna e in Francia è diminuito notevolmente l’inquinamento, essendo già i paesi in quarantena da diverse settimane come noi.
Per quanto riguarda l’Italia prendiamo come esempio la Pianura Padana, dove nell’arco dell’ultimo periodo le polveri sottili si sono ridotte del 47%, ovvero si sono praticamente dimezzate, rispetto allo stesso periodo lo scorso anno, nel 2019.
Come abbiamo detto in precedenza la rilevazione di questi dati arrivano dal satellite Copernicus Sentinel-5P nell’ambito di un programma dell’Unione europea, precisando che il biossido di azoto è prodotto anche da centrali elettriche, veicoli e strutture industriali e che può influire notevolmente sulla salute umana, dando anche problemi respiratori. Tuttavia la concentrazione di questo biossido di azoto non è costante, anzi, varia tutti i giorni, anche in base alle condizioni meteorologiche.

Rebecca Broomfield